Ieri si è registrata una brusca frenata del mercato crypto, con Bitcoin in calo rapido fino a toccare un minimo di 120.640$, in flessione del 2,67%. Anche Ethereum ha mostrato un’elevata volatilità, perdendo il -5,5% e segnando un minimo a 4.430$. Entrambi, su base settimanale, sono passati in territorio negativo.
Bitcoin e Ethereum in frenata
Il rallentamento è stato generalizzato anche sui mercati tradizionali: ieri l’S&P 500, dopo aver toccato un nuovo massimo storico a 6.802,75 punti, ha perso circa lo 0,8% in un’ora, per poi recuperare leggermente; l’apertura dei futures notturno segna ora 6.771 punti. Medesima situazione si è avuta sul Nasdaq che ieri ha configurato una candela doji e nell’apertura notturna segna un -0,55%.
Ritorno delle preoccupazioni macroeconomiche
Ritornano le preoccupazioni sul piano macroeconomico. In primis una frenata dell’economico globale, l’inflazione al 4,2% e i dazi commerciali pesano sul sentiment, mentre l’attesa per eventuali tagli dei tassi della Fed mantiene cautela. L’S&P 500 è stato penalizzato dai tech e dallo shutdown governativo statunitense. La market cap totale crypto è calata dello 0,9%, riflettendo la crescente volatilità macro e regolamentare.
Comparativa tra Bitcoin e S&P 500 dal minimo di giugno

Riportiamo una comparativa dell’andamento di Bitcoin e dell’S&P 500 dagli ultimi minimi rilevanti registrati a metà giugno. Da questi livelli entrambi hanno avviato un rally: Bitcoin ha guadagnato il 23%, mentre l’S&P 500 è salito del 14%. Dal grafico si nota come la correzione più marcata sia stata quella di BTC, un movimento giustificabile dalle prese di profitto successive a una fase di forte rialzo. Bitcoin rimane infatti un asset più speculativo e, al tempo stesso, quello che ha offerto i rendimenti maggiori.
La tensione cova sotto il VIX e l’oro

Lo scenario attuale testimonia come le tensioni continuino ad ardere sotto la superficie dell’apparente fase rialzista. L’indice VIX, noto come “indice della paura”, mostra infatti un andamento crescente nonostante i nuovi massimi storici dell’S&P 500, segnando oggi 17,23 punti con un rialzo del 5,50% nella giornata di ieri.
A conferma di questo clima di cautela, il grafico dell’oro evidenzia un nuovo massimo storico nelle aperture notturne a 4.043,5 dollari l’oncia. Nella panoramica sono inclusi anche i due principali token crypto legati al metallo prezioso: Tether Gold (XAUT) e Pax Gold (PAXG).
Liquidazioni elevate sul Bitcoin

Ieri c’è stato un picco di liquidazioni delle posizioni long dei Future su Bitcoin, avvenuto il 7 ottobre 2025, quando il prezzo è sceso a circa 121.000$. Le liquidazioni complessive hanno superato i 155 milioni di dollari, di cui oltre 116 milioni provenienti da posizioni long e circa 38 milioni da posizioni short. I maggiori volumi si sono registrati su Binance e OKX. L’impennata delle liquidazioni evidenzia l’elevata leva finanziaria presente sul mercato e la crescente volatilità che ha accompagnato la correzione del prezzo.
Scenario di breve su Bitcoin

Osservando il grafico daily di Bitcoin, si può notare che al momento non è avvenuto nulla di strutturalmente rilevante. Il vettore da considerare in questa fase è quello che unisce il minimo di settembre al recente massimo storico.
Il primo livello di supporto si colloca attualmente in area 120.500$, mentre il supporto principale si trova in zona 117.500$. Nella parte inferiore del grafico, l’indicatore RSI ha confermato un segnale di debolezza tagliando la propria media. Va inoltre sottolineato come le liquidazioni di ieri siano state accompagnate da volumi scambio sullo spot superiori alla media degli ultimi 20 giorni.
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