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Solo 220 Bitcoin per Strategy di Michael Saylor. La macchina si è inceppata?

Rallentamento evidente nella corsa di Saylor ad accumulare Bitcoin.

Strategy di Michael Saylor ha acquistato altri 220 Bitcoin. Anche per questa settimana si tratta dunque di acquisti ridotti rispetto alle medie dei mesi precedenti, complice una certa difficoltà nel raccogliere capitale senza passare dall’emissione di nuove azioni ordinarie.

I 27 milioni raccolti e poi spesi sono frutto dell’emissione delle azioni speciali STRK (per 1,7 milioni di dollari), STRD (per 5,8 milioni di dollari) e STRF (per 19,8 milioni di dollari), per una raccolta relativamente esigua almeno rispetto a quanto era solito per il gruppo.

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Pochi denari per Saylor: finita la magia?

Per mesi Michael Saylor è stato una sorta di incantatore di serpenti, in grado di raccogliere capitali tra soggetti istituzionali, grandi assicurazioni e grandi banche, offrendo un’esposizione indiretta in Bitcoin giocando su un’offerta di volatilità relativamente mitigata.

Magia che si è interrotta però da qualche tempo: prima Saylor ha cambiato più volte le regole per l’emissione di azioni ordinarie (le uniche che è riuscito a collocare di recente), poi ha rallentato la raccolta, con una parte della penultima finita proprio per pagare i detentori di azioni speciali.

Poche differenze questa settimana: una raccolta esigua, portata a casa a guardare i numeri non senza difficoltà e che darà luogo ai soliti circoli viziosi di polemiche.

Una possibile lettura: quadro sempre più affollato

Una delle possibili letture di quanto avvenuto per Saylor è che la competizione si sta facendo importante, sia nel mondo di Bitcoin, sia in quello delle DAT che invece si occupano di altre crypto.

Su tutte Bitmine – che investe in Ethereum e che continua ad accumulare denaro in quantità importanti, per poi prontamente investirlo proprio in $ETH.

È un momento relativamente difficile per le DAT, fenomeno esploso portando in borsa centinaia di aziende, soprattutto negli USA, che guardano appunto al mondo crypto per offrire un veicolo finanziario in grado, almeno in una prima fase di questo fenomeno, di moltiplicare gli investimenti.

Cosa succederà se dovesse continuare a mancare domanda da questo lato?

Gli acquisti di Saylor sono stati piuttosto importanti nel corso di tutto il 2024 e anche nel 2025. Tuttavia il testimone sembrerebbe essere passato nelle mani degli ETF, che continuano a accumulare Bitcoin su ritmi incessanti e incredibili.

Probabilmente la questione riguarda sempre di più Saylor e sempre meno il mercato di Bitcoin. Per ora di problemi per il proseguimento, magari rallentato, delle operazioni, non sembrano essercene.

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