Zelle – un network di pagamenti molto utilizzato negli Stati Uniti – sta esplorando la possibilità di sfruttare le stablecoin crypto per i pagamenti internazionali. La comunicazione è arrivata da Cameron Fowler, che ha confermato che ora l’azienda punterebbe a un allargamento su scala internazionale, puntando proprio su questo tipo di tecnologie.
In realtà – oltre i fornitori di sistemi di pagamento – sono diversi i comparti che stanno guardando proprio in questa direzione per migliorare l’offerta di prodotti alla clientela, tanto business quanto retail. Tra questi anche le banche europee – nonostante un atteggiamento da parte di BCE poco propenso all’apertura a queste tecnologie.
Anche Zelle sulle stablecoin
Sono già diverse le società di pagamento della finanza classica che fanno affidamento ai circuiti crypto per trasferire denaro. PayPal ha già una sua stablecoin, Visa e Mastercard hanno già integrato queste tecnologie all’interno delle proprie offerte e abbiamo anche realtà più strutturate che presto saranno pronte.
Tra queste anche diverse banche italiane, come UniCredit, che si sono consorziate con partner esteri per l’emissione diretta di stablecoin legate all’euro.
Negli USA si muove ora anche Zelle, che starebbe guardando in questa direzione allo scopo di offrire maggiori servizi di carattere internazionale, andando così ad attaccare il vecchio mondo dei pagamenti proprio dove è più caro e inefficiente.
Zelle ha trasformato come gli americani mandano denaro in patria. Ora stiamo iniziando a lavorare per portare lo stesso livello di velocità e affidabilità ai consumatori Zelle che inviano denaro da e per gli Stati Uniti. Il nostro obiettivo è quello di portare la fiducia, la velocità e la facilità di Zelle anche ai consumatori che hanno bisogno di trasferimenti internazionali.
Oggi il sistema dei pagamenti internazionali poggia ancora su tecnologie obsolete, network lenti e costosi ed è più in generale uno dei comparti dei servizi finanziari rimasto più indietro, a dispetto del fatto che anche trasferimenti esigui sono diventati necessità per un numero sempre maggiore di persone.
Hanno vinto le stablecoin
In realtà il mondo crypto è da tempo che cerca di aggredire questa specifica realtà di mercato. La stessa Ripple era nata con l’obiettivo di fornire pagamenti internazionali più rapidi e economici, puntando anche al settore enorme delle rimesse.
Per quanto tali tecnologie continuino a cercare di espandersi – Ripple ad esempio continua a chiudere sempre più accordi tra banche -le stesse società coinvolte hanno comunque deciso di aprire anche al mondo stablecoin. Sempre per rimanere in tema Ripple, da fine 2024 è disponibile RLUSD, stablecoin ancorata al dollaro USA che il gruppo punta a far diventare uno degli ingranaggi principali della sua offerta.
Il segnale è chiaro: per quanto si siano tentate altre strade, le stablecoin offrono un’infrastruttura tecnologica e una semplicità di utilizzo, unite a sicurezza e costi contenuti, che difficilmente possono essere ignorati da chi opera in questo comparto, quello dei pagamenti.
Vedremo sempre più iniziative di questo tipo – anche da operatori che con il mondo crypto hanno storicamente poco o nulla a che fare.
Che cos’è Zelle
Zelle è una rete di pagamenti che è stata lanciata negli USA nel 2017, che permette di trasferire denaro da conto a conto utilizzando indirizzo e-mail o numero di telefono come indicazione del destinatario. Ha già integrazioni con oltre 2.000 banche e all’interno della proprietà siedono diverse delle banche principali USA, come JPM, Bank of America, Wells Fargo, U.S. Bank.
Zelle punta sulla facilità d’uso e anche sulla gratuità – per un servizio che è tra i più utilizzati negli Stati Uniti per i trasferimenti di denaro.
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