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Bitcoin e crypto VOLANO, oro in difficoltà in attesa del MAXI DATO di Mercoledì

Continua il trend del fine settimana - con ottime performance degli asset digitali. Oro in difficoltà.

È una settimana che si apre nel migliore dei modi per Bitcoin e per il resto del mercato crypto – che continuano sulla scia rialzista che era stata inaugurata già nel weekend. A spingere sul buonumore anche l’accordo tra Cina e USA che sarà sottoscritto dai rispettivi presidenti e che neutralizza la minaccia che – almeno in parte- era stata responsabile degli eventi del 10 ottobre.

Riprendono così a fluire le narrative rialziste, dopo una settimana che, seppur chiusa in positivo, era stata un teatro degli spettri denso di preoccupazioni, anche in vista degli importanti dati macro che arriveranno in settimana.

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Quasi 500 milioni di dollari di liquidazioni

Nel corso delle ultime 24 ore – secondo i dati che sono stati registrati da Coinglass – ci sono stati 474 milioni di dollari di liquidazioni, dei quali 393 milioni sugli short. Sono come sempre dati parziali perché diversi exchange, tra i quali alcuni dei più liquidi, non comunicano dati integrali delle liquidazioni stesse.

  • Oro ancora in difficoltà

Oro in difficoltà durante la sessione asiatica, che si è fermato nella discesa intorno ai 4.050$ l’oncia, salvo poi accennare un recupero verso i 4.070$. Potrebbe essere parte di quella rotazione da oro a BTC della quale abbiamo già parlato con André Dragosch di Bitwise, in un’intervista che potrai goderti sul nostro Canale YouTube domani, alle 14:00.

La nostra intervista a André Dragosch di Bitwise Europe

Prima di articolare però teorie di un passaggio dei gain dall’oro alla sua “versione digitale” è il caso comunque di sottolineare quanto sta accadendo in via generale sui mercati. L’accordo tra USA e Cina ha disinnescato parte delle preoccupazioni che erano state il carburante della corsa del bene rifugio per eccellenza. Prima di parlare di rotazione credibile, serviranno certamente altri dati.

  • Settimana dominata da Jerome Powell

Con l’altra grande questione – quella dei rapporti commerciali tra Cina e USA che sembrerebbe archiviata, a dominare la settimana sarà il FOMC, la riunione di mercoledì che deciderà sui tassi di interesse negli Stati Uniti e la conseguente conferenza stampa di Jerome Powell.

Tagli ai tassi pressoché certi mercoledì

A essere importanti non saranno i tagli ai tassi (scontati già dai mercati), ma l’eventuale decisione di interrompere il QT, mossa che invece non è stata ancora né confermata né scontata dai mercati.

In attesa di Wall Street

La sessione asiatica e quella europea possono offrire sia indicazioni sia conferme importanti del sentiment generale di mercato. A confermare però la bontà del trend o a smentirla ci sarà senza dubbio alcuno Wall Street, che da oggi e per un breve periodo aprirà alle 14:30 e non alle 15:30 a causa del passaggio in Italia all’ora legale, passaggio che negli USA avverrà invece il 2 novembre.

Per tutta la settimana dunque gli appuntamenti ricorrenti degli USA – dai dati macro alle aperture e chiusure dei mercati avverranno un’ora prima (ora italiana) rispetto al solito.

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