Inizia con il sorriso la settimana per qualche altcoin, che torna a colorare di verde il proprio grafico dopo le svariate sessioni parecchio bearish dell’ultimo periodo. Il rinnovato clima di ottimismo su Bitcoin, complice un attenuamento delle tensioni geopolitiche tra Cina e Stati Uniti, ha contagiato anche monete più speculative come quella del progetto Chainlink.
I dati on-chain evidenziano una forte accumulazione delle whales su $LINK che si manifesta attraverso attività di prelievo sugli exchange centralizzati, segno che qualcuno sta comprando silenziosamente per mettere in cassaforte l’asset in attesa di un rialzo. Bene anche per altre altcoin del settore DeFi, ma la strada per la tanto attesa “altseason” è ancora lunga. Approfondiamo qualche dato qui di seguito.
Whales su $LINK: ottima accumulazione
Dal famoso crash del 10 ottobre, qualche investitore degen ha deciso di approfittare dei saldi in corso per fare incetta delle major altcoin, tra cui ovviamente rientra anche $LINK. Secondo quanto riportato da Lookonchain, in poco più di due settimane 39 wallet hanno prelevato da Binance la bellezza di 9,94 milioni di $LINK, pari a un controvalore di $188 milioni.
Non è escluso che siano tutti portafogli appartenenti alla stessa entità, o connessi ad un cluster di poche whales che stanno fiutando l’affare. Resta ad ogni modo un ottimo dato che contribuisce a riportare la moneta del protocollo Chainlink sopra il livello dei $18, dando respiro dopo una fase affannata per le quotazioni. Volumi ed open interest sui futures in lieve aumento, a conferma del momentum positivo.

Per $LINK è un buon momento anche al di fuori della sfera speculativa: la scorsa settimana vi avevamo parlato di un record di volumi per i trasferimenti CCIP, ma in generale il progetto sta registrando un’ampia adozione dei propri servizi su scala globale.
Uno dei suoi driver narrativi maggiori di questo ciclo potrebbe essere l’integrazione dei dati istituzionali su blockchain, con Chainlink che si impone come infrastruttura chiave per questo genere di operazioni.
Flussi in uscita di $LINK dagli exchange: record pluriennale
Da notare come da metà luglio in poi ci sia stata una florida attività di withdrawal di $LINK sui CEX, con un flusso complessivo particolarmente elevato che fa ben sperare per un prossimo movimento al rialzo. Addirittura in un solo giorno, in concomitanza con l’ultimo sell-off, sono stati prelevati ben 26 milioni di $LINK, eguagliando il record di dicembre 2022.
In genere quando c’è una concentrazione simile, vuol dire che diverse whales sono bullish e cercano di accumulare il più possibile prima che i prezzi inizino a correre. Potrebbe essere l’inizio di un nuovo squilibrio rialzista, visto e considerando che per quasi due anni il bilancio degli exchange è rimasto pressoché invariato, mentre solo ora inizia a muoversi qualcosa in modo più marcato.

Settore DeFi ancora debole rispetto a Bitcoin
Secondo il Sector Performance di Artemis Terminal, il comparto delle altcoin DeFi ha guadagnato un buon +7,4% negli ultimi 7 giorni di contrattazioni, mentre Bitcoin si è fermato un +6,1%. Ottimo segnale di forza per questa categoria, da cui ne trae vantaggio anche $LINK, che deve però essere contestualizzato con un outlook temporale più ampio.
Infatti, il settore DeFi sta sotto-performando da mesi il re Bitcoin, che anche dopo l’ultimo crollo di mercato è riuscito a rimbalzare in maniera più vigorosa. Se guardiamo alla chart qui sotto, ci accorgiamo facilmente che complessivamente questa categoria viene scambiata poco sopra i minimi locali di aprile 2025, mentre $BTC appare a pochi punti percentuali di distanza dai suoi massimi storici.

Detto ciò, forse ora qualche altcoin come $LINK potrebbe tornare a superare temporaneamente le performance del benchmark. Ci sarà da vedere soprattutto se continuerà a diffondersi appetito per il rischio, cosa che andrebbe di pari passo con la crescita di tutti i mercati speculativi, o se gli investitori torneranno più cauti in seguito ai prossimi eventi di livello macro.
Dominance Bitcoin in positivo: è presto per…
Come spesso diciamo quando si parla di altcoin, uno dei dati più importanti da osservare per una ripartenza dell’intero comparto è quello della dominance di Bitcoin. Da metà settembre il re è tornato ad aumentare la propria quota di mercato sfiorando il 60%, mentre tutte le alt si sono mosse con performance terribilmente ribassiste.
Finchè non vedremo una netta inversione, e si tornerà a scendere come fatto durante la sessione di luglio, allora non ci sarà altseason per nessuno, nemmeno per $LINK. Provare ad anticipare questo movimento non ha molto senso, perché la striscia positiva di Bitcoin, relativamente migliore delle altre crypto, potrebbe andare avanti per molte settimane.

C’è comunque un dato interessante che ci offre un velo di speranza per il breve termine, ossia che il sentiment dei retail per le altcoin è ai minimi storici di questo ciclo: c’è sfiducia nell’aria e questo, in un mercato che si muove al contrario di come ragiona la massa, potrebbe innescare una progressiva rotazione di capitali.
Sarebbe comunque molto più in linea con lo storico di Bitcoin, che prima si faccia un nuovo massimo storico della prima in classifica, per poi eventualmente ruotare sulle alt nella parte finale del ciclo.
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