Oggi, secondo uno scoop di The Big Whale, sarà presentata una proposta di legge nell’Assemblea Nazionale francese per una riserva statale in Bitcoin. A portarla avanti sarà l’UDR di Eric Ciotti – formazione di destra e che per ora esprime però soltanto 15 deputati.
La proposta riguarda anche l’utilizzo di stablecoin in euro e include proposte di allentamento dei requisiti fissati dal MiCA allo scopo di rendere più agevole l’ingresso in questo settore a banche e istituti di credito.
Una proposta di legge pro Bitcoin e pro stablecoin euro
Nella proposta di legge – anticipata da The Big Whale – sono incluse diverse iniziative, a partire dalla creazione di una riserva in Bitcoin statale.
- Orizzonte di 7-8 anni
Per arrivare a detenere circa il +2% dell’intera offerta di Bitcoin, ovvero 420.000 $BTC. Diverse le strategie per accumularli.
MINING: al quale sarà destinato il surplus energetico nucleare e idroelettrico del paese, con una tassazione di favore per i miner stessi.
FONDI: che arriverebbero da un quarto dei Livret A e dei LDDS.
TASSE: con la possibilità di pagarle in Bitcoin.
SEQUESTRI: la legge in questione, se approvata, imporrebbe alla Repubblica Francese di conservare i Bitcoin ottenuti tramite sequestro.
Stablecoin in euro
Sono poi incluse proposte per le stablecoin ancorate al valore dell’euro.
Soglia di 200 euro al giorno per pagamenti esentasse in stablecoin legate all’euro, accompagnati a un tentativo di cambiare il MiCA per renderlo più vantaggioso per le banche e gli istituti di credito che vogliono lanciare questo tipo di prodotti.
Se la legge dovesse passare, la Francia ammetterebbe inoltre il pagamento delle tasse sempre in stablecoin legate all’euro.
Mining Bitcoin
Per il mining Bitcoin sono previste invece accise progressive in relazione al prezzo di Bitcoin – e un regime articolato per quanto riguarda invece le tasse per le attività dirette di mining.
Un regime che almeno secondo la proposta di legge vorrebbe approfittare del surplus energetico francese e dell’impiego che potrebbero farne società di mining e datacenter in generale.
Una proposta organica e articolata, ma con poche speranze di essere approvata
La proposta è articolata e contiene diverse delle proposte portate avanti dai player del settore. Tuttavia arriva da un partito che può contare su quindici deputati (su 557 in totale) e che presenta in autonomia una proposta di legge per la quale non è stato raccolto consenso degli altri partiti.
Possibilità di approvazione dunque ridotte al minimo – per quella che è però la più organica delle proposte che sono state mai avanzate in un parlamento dell’Europa continentale. Proposte simili, ma meno articolate, erano state già proposte in Germania, sempre da esponenti dei partiti più a destra dell’arco parlamentare.
Tutto questo mentre in Italia sembra ci siano poche possibilità di evitare una tassazione punitiva per gli asset digitali rispetto agli altri investimenti. Si passerà dal 26% al 33%, raccogliendo poche decine di milioni di euro in più e piazzando ostacoli all’avvicinamento del pubblico a questo settore.
Fonte: Gregory Raymond
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In Italia, come giustamente sottolineate, si voltano le spalle al futuro, considerando il mondo crypto come uno strano fenomeno dilagante. Grazie per i vostri preziosi aggiornamenti.
Grazie a te Cosimo!