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Legge USA sulle crypto e Bitcoin: si va avanti. Per il boom bullish si dovrà aspettare QUESTO

Arriva una proposta bipartisan, con qualche intoppo (superabile).

Arriva la prima bozza della legge bipartisan che dovrebbe regolare il settore crypto negli Stati Uniti. Non è una bozza completa – diverse sezioni sono ancora lasciate tra parentesi – segnale del fatto che su quei punti non è stato ancora trovato un accordo. E l’assenza di accordo pesa soprattutto per la DeFi: nessuna indicazione per il momento sulla protezione di certi protocolli e sugli obblighi ai quali saranno sottoposti.

Era la parte che più era stata contestata di un’altra bozza, che proveniva dai democratici e che fu fatta circolare in segreto, innescando le ire della minoranza.

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Un (piccolo) passo avanti

È un passo avanti, anche tenendo conto delle grandi difficoltà con le quali tale processo sta andando avanti, ostacolato sia da visioni diverse tra repubblicani e democratici sul tema più generale delle crypto, sia dalla presenza del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nel comparto. Tra le altre cose con investimenti copiosi – diretti e indiretti – con società che controlla o che sono controllate dai suoi figli.

Rimane però un passo a metà. Diverse parti della legge infatti sono ancora tra parentesi, segnalando la necessità di trovare ancora un accordo tra le parti. E tra queste la parte che riguarda la DeFi, che almeno secondo gli intendimenti della presidenza e dei repubblicani dovrebbe contenere delle importanti tutele per i protocolli e anche per le loro interfacce web.

Secondo invece un documento diffuso poche settimane fa – dei democratici e senza l’autorizzazione degli stessi – la minoranza al Senato e alla Camera vorrebbe imporre obblighi importanti che, almeno secondo l’opinione delle associazioni di categoria, finirebbero per impedire l’utilizzo della DeFi negli USA.

Si troverà probabilmente – nel tempo – una soluzione concordata, dato che sul punto specifico non sembra ci sia alcuna intenzione dei Repubblicani di mollare.

Processo complicato anche dal post shutdown

Il cammino di avvicinamento a una legge che dovrà governare tanto i mercati centralizzati quanto quelli centralizzati appare comunque complicato anche dal modo in cui si è arrivati al superamento dello shutdown. I democratici litigano pubblicamente accusando di tradimento gli 8 che finiranno per votare insieme ai repubblicani, promettendo una sorta di resa dei conti politica nei prossimi giorni.

Difficile, almeno in un caos di questo livello, aspettarsi delle sponde sul tema crypto. Poco male: quella che sarà una legge che aiuterà il settore potrebbe arrivare a dare manforte al mercato più avanti, probabilmente con i repubblicani che finiranno per spuntarla.

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