Carte crypto, banche che aprono al trading Bitcoin: mercato in mano ISTITUZIONALI

Standard Chartered e DCS hanno annunciato una collaborazione per DeCard, che sarà una carta di debito che permetterà la spesa diretta di stablecoin a Singapore. È un altro segnale, non per le carte (che con intermediario e non esistono già, qui la nostra guida), ma piuttosto per l’ingresso di soggetti che mai avremmo immaginato di vedere nel mondo dei servizi crypto.

Come appunto Standard Chartered, non esattamente un operatore finanziario di primo pelo, che però in modo coraggioso si sta avvicinando al mondo crypto. A collaborare c’è DCS, attiva nel mondo delle carte di pagamento da più di 50 anni. Si parte da Singapore, come abbiamo detto, ma come obiettivo ci sarà il lancio anche in altre realtà.

Sistema proprietario D-Vault

Il cui obiettivo è quello di tracciare con il massimo grado di sicurezza le criptovalute del cliente. Viene poi operata una conversione da stablecoin a valuta locale, permettendo al negoziante di ricevere il denaro che è abituato a utilizzare.

Soluzione tecnica simile in realtà a quella delle carte crypto più utilizzate – che però vale doppio perché a promuoverla sono appunto due operatori del settore dei pagamenti tradizionale.

È un segnale importante, che testimonia come di strada se ne sia fatta già tanta – e che ci ricorda anche che se ne dovrà fare ancora, possibilmente per passare a un regime dove si pagherà direttamente in stablecoin.

Intanto negli USA SoFi lancia trading crypto

SoFi è la più grande banca online negli USA ed è la prima ad aver annunciato – oggi – il lancio di servizi di trading Bitcoin e crypto negli States. Un altro passo in avanti, in un mercato, quello USA, dove gli operatori della finanza tradizionale erano rimasti lontani da questi servizi (soprattutto se verso la clientela retail).

Un altro segnale – questa volta però su spinta governativa – date le recenti aperture di Washington al mercato. Seguiranno probabilmente altre banche – diverse delle quali hanno già manifestato un interesse di questo tipo.

Negli USA inoltre si attende il lancio di prodotti spot e anche a margine sulle principali borse regolamentate, come annunciato già dal presidente ad interim di CFTC, l’ente che regola il mercato dei derivati e delle commodity negli USA, e che contestualmente rivendica una sorta di controllo su questo mercato.

Negli USA inoltre JPMorgan ha annunciato l’avvio di prestiti con collaterale in Bitcoin e presto nelle principali criptovalute.

Qualcosa di assolutamente inaspettato – e che probabilmente trasformerà per sempre il mercato che seguiamo ogni giorno su Criptovaluta.it®.