A noi non piace il ve l’avevamo detto. Tuttavia questa volta è andato tutto secondo i piani della nostra redazione e seguendo pedissequamente gli avvisi che abbiamo inoltrato periodicamente. Sul Canale VIP, inoltre, ne abbiamo discusso più e più volte, anche assestando qualche metaforico schiaffone ai più entusiasti. Il problema è quello delle DAT, le società che si occupano di investire in criptovalute, in genere partendo dall’acquisizione di compagnie quotate ma vuote.
Oggi è arrivata un’altra notizia – per carità minima in termini di impatto – di vendita di crypto al fine di acquistare azioni proprie, mossa della disperazione di fronte a quotazioni in borsa che sono terribili e che non riescono a rappresentare, in termini di capitalizzazione, neanche il valore delle crypto detenute. A vendere 10.922 ETH è stata infatti FG Nexus, che ha raccolto 33 milioni di dollari da aggiungere a 10 ottenuti in prestito, per riacquistare 3,4 milioni di azioni proprie. Una mossa che avevamo visto già avvenire altrove – in ambito Bitcoin – e che potremmo vedere sempre più spesso.
FG chi?
Si chiama FG Nexus ed è una delle più di 200 aziende quotate negli USA che si sono trasformate in DAT – sigla che sta per Digital Asset Treasury – ovvero tesoreria di asset digitali. Sono tutte delle copie – in brutta in genere – di Strategy, la società di Michael Saylor che investe in Bitcoin. Ne sono arrivate a decine, anzi a centinaia, perché almeno per la prima fase della propria vita erano letteralmente delle macchine per i soldi infiniti.
Ovvero riuscivano a strappare quotazioni e capitalizzazioni in borsa maggiori del controvalore delle crypto che avevano in cassa. Ora, nonostante il mercato crypto viaggi su prezzi non esattamente entusiasmanti, sta avvenendo il contrario. Le quotazioni di tali società sono sotto la parità (nel grosso dei casi), nonostante in via teorica ci siano… crypto a fare da controvalore.
Tra contratti capestro, consulenze pagate agli amici e piani poco chiari per continuare ad acquistare, la magia si è già consumata, di macchine per i soldi infiniti non sembrano già essercene più – e qualcuna ha deciso di tirare i remi in barca.
FG Nexus ha deciso di farlo venendo quasi 11.000 $ETH – undicimila Ethereum che da soli non possono spostare di una virgola il mercato. Sono però un segnale delle cattive acque in cui versano decine di società di questo tipo.
Sarà un problema per il mercato?
Andando ancora una volta in controtendenza, affermeremo che questo dente prima sarà rimosso, meno problemi potrà dare in futuro. Le DAT, tenendo conto del fatto che investono quasi tutte su crypto molto accessibili (anche tramite ETF), non hanno alcuna ragione di esistere, se non per permettere lo scarico di crypto da parte di grossi investitori, che al contempo cercano di sgraffignare qualcosa agli sprovveduti che comprano le loro azioni.
Chi crede che sia una buona idea accumulare certe crypto, può comprarle direttamente o tramite ETF, invece di partecipare a giochi da sempre poco chiari.
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queste società probabilmente navigavano già in cattive acque ma ora il mercato ci sta dando prezzi molto interessanti per aumentare la posizione anche su ETH