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Lettera di sessanta tra gruppi finanziari che si occupano di crypto e attività legate comunque al settore, inviata alla Presidenza degli Stati Uniti. È una lettera però che va oltre – almeno in senso stretto – il vil denaro, e oltre a chiedere garanzie sulle tasse, chiede anche protezione per sviluppatori e auto-custodia.
Si tratta di una petizione inviata direttamente a Donald Trump, in una fase complicata a livello politico per il mondo crypto negli USA, con il Clarity Act che procede a rilento, complici anche certe ingerenze tutte economiche della famiglia del presidente nel settore crypto.
Arriva la lettera
Le cose a livello legislativo e regolamentare negli USA stanno andando benino per le crypto. A capo di SEC c’è Paul Atkins, da sempre molto aperto verso il settore e grande sostenitore del minor intervento possibile. Da CFTC arriverà un presidente altrettanto aperto – e si sono fatti passi avanti per le stablecoin. Non è abbastanza però per i 60 gruppi che hanno sottoscritto una lettera destinata al Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, dove vengono avanzate specifiche richieste per quanto riguarda:
- Regime e modalità di tassazione;
- Protezione legale per gli sviluppatori;
- Tutela del mining;
- Tutela dell’autocustodia;
Tutte questioni che sono state in realtà sollevate più volte dagli stakeholder del mondo crypto, alcune delle quali però ancora molto lontane da una soluzione con esito positivo per il comparto.
Tra i firmatari anche Uniswap, Paradigm e FalconX, come riportato da Coindesk, che chiedono anche interventi diretti sulla tassazione, almeno in termini di guidance. Tra le richieste anche la non tassazione dei proventi da staking e da mining, almeno fino a quando questi non vengano venduti.
Potere di lobby
Diversi dei gruppi più rilevanti del mondo crypto hanno partecipato alla campagna elettorale con cospicue donazioni – pratica in realtà più che lecita negli USA e dotata della massima trasparenza.
Donazioni che permettono di avere accesso “preferenziale” alla Casa Bianca, quantomeno per sostenere le proprie ragioni. Una pratica diffusa in tutte le principali industrie degli Stati Uniti.
Ora, al netto di passi avanti già importanti che sono stati sottolineati nella “petizione”, c’è da fare di più. O almeno questo ritengono diversi dei principali gruppi, anche tra quelli che non hanno partecipato direttamente alla campagna elettorale.
Con una nota meno “economica”:
Il Dipartimento di Giustizia dovrebbe interrompere la persecuzione di sviluppatori di tecnologie DeFi, inclusi protocolli open-source che sono decentralizzati in termini di responsabilità civili.
Il riferimento sembrerebbe essere ai recenti casi di Tornado Cash e Samourai, con il secondo che ha avuto un esito particolarmente negativo proprio pochi giorni fa.
Il mercato è nel panico, ma i dati non mentono. Gli articoli di Criptovaluta.it di oggi confermano la fine di un’era e l’inizio di una nuova infrastruttura.
1. Il Modello Bitcoin Collassa (DAT vs. ETF)
Deflussi Record: Gli ETF Bitcoin registrano −903 milioni di dollari in deflussi netti in un solo giorno, e Ethereum −261 milioni di dollari.
Vulnerabilità al Vertice: Questo è il segnale che il modello DAT (Digital Asset Treasury), esemplificato da Michael Saylor e MicroStrategy, è strutturalmente vulnerabile in un bear market. Il capitale sta fuggendo dalle soluzioni leverage e opache.
2. Solana: Il Nuovo Standard Resiliente (Fatti Tecnici e Finanziari)
Afflussi in Controtendenza: Mentre BTC e ETH subiscono un’emorragia, Solana registra +20.12 milioni di dollari di afflussi ETF. Questo non è “rumore”, ma l’azione di capitale che ignora il prezzo e compra la superiorità infrastrutturale.
Performance Inattaccabile:
L’istituzionale compra SOL perché è l’unico asset certificato in grado di reggere il più grande stress test di mercato (200% di aumento di traffico) mantenendo i costi sotto il penny, mentre le L2 di Ethereum fallivano.
Pianificazione Strategica:
Mentre 60 gruppi crypto sono in modalità difensiva chiedendo protezione legale, la Solana Policy Institute sta attivamente facendo lobbying per aprire i piani pensionistici 401(k). Solana sta creando il suo mercato, non difendendosi.
Il mercato si sta purificando:
La liquidità globale sta abbandonando un modello debole e incerto e si sta consolidando verso l’unica piattaforma che garantisce velocità, affidabilità e rendimento istituzionale.
La narrazione del “bear market” è un rumore di breve termine. Il flusso inarrestabile di capitale verso SOL è il segnale di un cambio di standard che punta a una capitalizzazione a lungo termine ben oltre le attuali aspettative.
Scusa ma di quale Solana stai parlando? Manderesti un LINK del suo andamento recente?
La Solana di cui parlo è quella che ha il sostegno dei fatti, non quella che vedi sul grafico a breve termine, che è influenzato dal panico sistemico MSTR e dai deflussi record di BTC ed ETH.
Il LINK che conta non è quello del prezzo speculativo, ma quello dei fondamentali in atto che stanno creando il nuovo standard:
Gli sviluppatori di Solana stanno riducendo l’inflazione per rafforzare il valore della criptovaluta e il suo yield nativo del 6%. Questo crea una scarsità attiva e rende SOL un asset produttivo, non inerte.
Solana sta implementando Alpenglow per portare la sua finalità a 150 millisecondi, un requisito fondamentale per processare i trilioni di dollari degli asset del mondo reale (RWA).
Gli ETF su Solana stanno registrando afflussi ininterrotti oltre ogni vostra aspettativa, mentre BTC-ETH sanguinano. Il capitale istituzionale sta comprando proprio in questa fase di debolezza del prezzo.
Capisco che la vostra delusione per i vecchi modelli sia tanta, ma il business si muove sui dati e sui fondamentali, e non tiene conto della vostra riluttanza emotiva.