Visa non sembrerebbe avere intenzione di offrire stablecoin e pagamenti su questi binari soltanto negli USA. Il gruppo ha infatti annunciato una partnership con Aquanow, allo scopo di espandere le proprie attività a tema stable anche in Europa, Medio Oriente e Africa. L’accordo arriva con una società che si occupa di infrastruttura proprio per i token stable.
L’accordo tra i due gruppi permetterà a chi emette carte del circuito Visa di fare affidamento anche sul network in stablecoin del gruppo, e così di permettere ai propri clienti settlement in stablecoin. Nel documento fornito si parla di stablecoin autorizzate – facendo immediatamente riferimento a USDC.
Visa punta ancora sulle stablecoin
Una domanda forte da parte delle istituzioni finanziarie di network e binari per spostare il denaro in modo più economico e veloce, soprattutto oltre confine. È questa la necessità che Visa ha individuato e confermato nel suo comunicato stampa, parlando delle stablecoin come della risposta più adeguata a questo tipo di necessità espressa dai mercati.
Sfruttando il potere delle stablecoin e abbinandole con la nostra tecnologia globale e sicura, stiamo permettendo alle istituzioni finanziarie nell’area CEMEA di approfittare di settlement più veloci e più semplici. La nostra partnership con Aquanow è un altro passo in avanti importante per la modernizzazione del back-end dei pagamenti, riducendo la necessità di basarsi su sistemi tradizionali con intermediari multipli e preparando le istituzioni per il futuro del movimento del denaro.
Questo è il commento di Godfrey Sullivan, che per Visa è a capo della divisione Prodotti e Soluzioni dell’area CEMEA.
È una scelta di campo importante, perché le soluzioni di cui sopra verranno offerte appunto alle istituzioni che emettono carte basate sul circuito Visa, che potranno così fare il saldo degli spostamenti tra istituti ricorrendo a stablecoin come USDC. Stablecoin che dovranno essere – ha tenuto a precisare Visa – autorizzate.
Questo il nuovo corso – e il motivo dell’interesse da parte delle banche
Chi cercava spiegazioni all’impegno di diversi istituti bancari europei nel mondo stablecoin ha ora la sua risposta. Ci sono dei vantaggi tecnologici molto importanti, che rendono molto più vantaggioso utilizzare queste nuove tecnologie.
Il tentativo di banche come ING o anche UniCredit (entrambe in consorzio con altre sette banche europee per creare la propria stablecoin) è proprio quello di inserirsi in questo trend. Perché d’altronde utilizzare le stablecoin di altri se si hanno a disposizione soluzioni… in casa?
Visa per il momento però, almeno in questa partnership con Aquanow, farà affidamento su soluzioni come USDC, che sono già autorizzate in Europa.
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