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LARRY FINK

Larry Fink: su Bitcoin fondi sovrani continuano acquisti con orizzonti di lungo periodo

Il leader di BlackRock conferma acquisti da fondi sovrani, anche durante la flessione di prezzo.

Sono pur sempre venditori, oppure ci raccontano la verità? Durante quella che è di gran lunga la fase più complicata per gli ETF (su Bitcoin e Ethereum), Larry Fink conferma che gli investitori più importanti, ovvero i fondi sovrani, stanno continuando a comprare.

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I dati sono quelli che sono. Dal top BlackRock ha perso circa 2,7 miliardi di dollari di capitali – fuoriusciti utilizzando il particolare meccanismo degli ETF. Sarebbe però una colpa dei retail, o comunque di investitori che sono meno strutturati e di lungo periodo rispetto agli investitori indipendenti e di piccola taglia.

È un Larry Fink relativamente raggiante

C’è poco da dire a riguardo. Le ultime 30 sessioni degli ETF su Bitcoin e su Ethereum non sono state delle migliori. Anche gli ETF di iShares/BlackRock hanno vissuto un momento di importante difficoltà, con outflow importanti e che segnalano un calo dell’affezione per questi prodotti da parte delle piazze regolamentate.

Stiamo vedendo sempre più investitori legittimi che vanno long, ci sono state news su una fondazione universitaria che ha comprato [Harvard, NDR]. Posso dirvi che ci sono diversi fondi sovrani che stanno aumentando la loro esposizione. L’hanno fatto a 120k, a 100k e hanno probabilmente acquistato di più a 80k. Stanno costruendo posizioni di lungo periodo, su più anni. Non si tratta di trading, ma di acquistare con un piano.

Larry Fink però si è espresso su toni molto incoraggianti: siamo in realtà in una fase che vede, dice il leader di BlackRock, gli investitori più organizzati e nello specifico i fondi sovrani acquistare. Quali? Non è dato saperlo. Per ora sappiamo che Mubadala – uno dei fondi sovrani degli Emirati – ha investito centinaia di milioni. Non è chiaro quali altri siano appunto coinvolti, in quello che però è un movimento che Larry Fink promette come concreto.

I fondi sovrani avrebbero acquistato, prendendo per buono quanto afferma Fink, sia ai massimi intorno ai 120k, sia più giù, con programmi che sono di lungo periodo, per posizionamenti rialzisti che guardano a orizzonti più ampi di quelli di breve.

E allora? Chi è che sta vendendo?

Difficile a dirsi. I volumi in uscita sono stati comunque ridotti, fatte salve un paio di giornate. È vero che sono mancati per ora grossi afflussi complessivi e che la cosa ha seguito con un po’ di ritardo l’andamento del prezzo.

I form 13F del prossimo trimestre, quelli dove diversi operatori di mercato di grossa taglia devono necessariamente indicare acquisti significativi, aiuteranno a fare chiarezza in un mondo che, almeno in tempo reale, è di difficile lettura.

Vedremo se a vendere ci saranno stati effettivamente soltanto i piccoli investitori attirati dal grande rally iniziato con il lancio degli ETF e poi oggetto di rallentamenti importanti, oppure se anche qualche pesce grosso ha deciso di tirarsi indietro.

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