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RIPARTE il mercato crypto: SPINGE forte ETHEREUM – a breve il turno di SOLANA?

Molto bene Ethereum, un pò meno Solana: ecco però che si apre una nuova opportunità.

Nella giornata di ieri c’è stata una solida ripresa dell’intero comparto crypto, con una total market cap in aumento del +2,5%, ed il recupero di alcuni livelli tecnici rilevanti su diversi asset. Ethereum ha riconquistato i $3.300 grazie ad un pump del +6,2%, tornando a mostrare una certa forza relativa rispetto al resto del mercato, anche nei confronti del re Bitcoin.

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Solana sembra invece essersi mossa con minor convinzione, seppur comunque all’interno di un movimento da ritenersi positivo. Il prezzo di SOL resta più cauto al momento, complice una struttura grafica incerta ed una serie di dati on-chain che testimoniano una fase delicata per gli holder della moneta. Potremmo però essere comunque vicini al turno di Solana, e ad una rotazione di capitali più aggressiva verso la coin nativa della blockchain viola.

Ethereum mostra forza: Solana resta indietro

Prosegue il periodo di maggiore forza relativa di Ethereum nei confronti di Solana, con il grafico SOL/ETH che continua a viaggiare in direzione ribassista. Attualmente siamo al livello 0,041, in prossimità del bottom locale che ad agosto aveva sancito una piccola opportunità di rimbalzo. Da fine aprile ad oggi il drawdown si estende del -52%, segnale inequivocabile di sottoperformance.

Il POC, ossia l’area di massimo volume scambiato a partire da maggio, si colloca sopra i prezzi attuali, intorno all’area 0,05, confermando come il mercato stia valutando SOL/ETH sotto il valore di maggiore accettazione. Nel frattempo l’indice di forza relativa RSI si avvicina all’area di ipervenduto, dato che mostra debolezza strutturale.

Solana ethereum
Grafico daily SOL/ETHFonte dati: https://it.tradingview.com/

Anche durante il rimbalzo generale di ieri, ETH ha registrato un breakout dal cluster creato durante la recente consolidazione, piazzando un abbondante +6,2%, mentre SOL rimane ancora all’interno di un range $125-$145, senza alcuna rottura di livelli tecnici rilevanti.

Liquidità su Solana scende a livelli da bear market: ma forse…

In questo momento l’indice di liquidità su Solana è in piena fase di reset su livelli molto bassi che evidenziano una bassa concentrazione di capitali. Il regime è di risk-off in una zona di esaurimento che in passato ha accompagnato cali vigorosi dei prezzi, ma siamo anche probabilmente al culmine di questa compressione.

Storicamente i reset sono stati poi seguiti da punti di “ignition, ossia dove si riattiva la liquidità, aumentano i flussi di investimento e rientra gradualmente anche la leva. Solana potrebbe essere quindi vicina ad una possibile ripartenza dei prezzi, sebbene la chart arrivi in leggero ritardo rispetto ai segnali dell’indice.

Solana liquidità
Indice liquidità SOLFonte dati: https://x.com/altcoinvector

Un altro modo per leggere come si muove la liquidità, è valutare la media a 30 giorni del rapporto tra profitti e perdite realizzate. Secondo quanto mostrato da Glassnode, dal 1° novembre Solana è scambiata sotto il livello 0, ossia ad una condizione dove le perdite eccedono i guadagni da parte degli investitori.

Questo ci aiuta ad inquadrare il periodo difficile della moneta, ma anche qui ci mostra come in passato queste fasi di debolezza abbiano spesso segnato un bottom dei prezzi locale.  Solo in pieno bear market a giugno 2022, un segnale simile ha anticipato un ulteriore calo, da contestualizzare però con alcuni eventi straordinari come il collasso di FTX, principale sostenitore dell’ecosistema Solana.

Profitti perdite realizzati 30D solana
Ratio profitti/perdite SolanaFonte dati: https://x.com/glassnode

Gli holders di Solana hanno terminato la distribuzione

Un altro segnale che ci lascia sperare in una ripresa dei prezzi da questi livelli riguarda l’andamento del grafico “SOL: Hodler Net Position Change”. Questo indicatore misura la variazione netta delle posizioni detenute dagli holder di lungo periodo, calcolata su una finestra mobile di 30 giorni, ossia se complessivamente stanno accumulando o distribuendo.

Gli ultimi mesi sono stati accompagnati da uno scarico violento, che ha superato per intensità anche quello del primo trimestre dell’anno. Ora però le vendite si stanno appiattendo, suggerendo un potenziale ritorno ad un regime di accumulo, come accaduto più volte nel corso degli ultimi due anni. 

Solana hodler
SOL hodler net positionFonte dati: https://studio.glassnode.com/

Cost Basis di SOL: il magnete dei prezzi

Come spunto d’analisi, aggiungiamo anche il grafico relativo alla distribuzione del costo medio (Cost Basis) dei detentori di SOL, uno strumento utile per individuare le aree di prezzo dove si concentra la maggiore esposizione on-chain del mercato. Le aree di colore più acceso ci dicono dove sono stati movimenti, e quindi verosimilmente scambiati, più token.

Il grosso delle negoziazioni è avvenuto a costi maggiori di quelli attuali, con una grossa quota dai $200 ai $160 circa. In questi contesti, il prezzo tende spesso a muoversi in relazione a queste aree come verso un polo di attrazione, arrivando poi a generare una possibile reazione da parte di chi aveva acquistato intorno a quei livelli.

Solana costo medio on-chain
Cost Basis SOLFonte dati: https://studio.glassnode.com/

Inoltre il SOPR pare stia per tornare in territorio positivo, sintomo che complessivamente le ultime monete spostate on-chain stanno tornando a essere realizzate in profitto. Questo dato, unito alla distribuzione del Cost Basis, è di buon auspicio per il prossimo rally dei prezzi, ma che andrà poi valutato in base alla capacità del mercato di assorbire l’offerta nelle aree di maggiore concentrazione della supply.

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