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Solana verso la TRASFORMAZIONE: un nuovo livello istituzionale per la DeFi

Ora si fa sul serio: Solana è pronta a cambiare volto.

La blockchain di Solana sta attraversando una fase di profonda maturazione dopo essere stata a lungo considerata come il casinò a cielo aperto d’eccellenza per il mondo memecoin. Il 2025 ha introdotto grosse novità all’interno della chain viola, soprattutto per quello che riguarda il contesto della DeFi, oggi più che mai solido, efficiente e composto da prodotti strutturati. 

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Solana sta abbracciando una nuova dimensione istituzionale, in cui la rete diventa infrastruttura di regolamento affidabile e l’attenzione si sposta sui protocolli che riescono a gestire capitali in modo più simile alla finanza tradizionale. È un momento molto intenso ed importante del suo percorso, con cui “rischia” di apparire al pubblico sempre meno degen, e sempre più pettinata. Vediamo più da vicino cosa sta succedendo.

La blockchain di Solana non è più solo memecoin e speculazione

Per tutto il 2024 e per gran parte del 2025, Solana è stata ideologicamente associata ad un’infrastruttura dedicata esclusivamente al trading ad alta frequenza per memecoin. Grazie al successo di piattaforme come PumpFun e al forte coinvolgimento dei traders, per diversi mesi sono stati registrati volumi e revenue del tutto folli, cosa che ha contribuito anche alle performance rialziste di $SOL.

Ora però sembra che questa magia si sia interrotta. PumpFun ed altri launchpad mantengono una base di attività notevole, con circa $500 milioni di contrattazioni settimanali, ma comunque il trend sembra essere in forte calo dalla fase euforica di inizio anno. Fase che tanti ricorderanno per il lancio dei token presidenziali $TRUMP e $MELANIA, che con il senno di poi sono stati un vero e proprio disastro.

Metriche DEX Solana
Metriche DEX SolanaFonte dati: https://dune.com/ally/solana-memecoins

Da inizio 2025 abbiamo assistito ad un progressivo abbandono dei traders di memecoin su Solana, ma allo stesso tempo la rete si è aperta verso nuovi orizzonti. Perché nonostante tutto il calo dell’hype, la chain mantiene ancora determinate caratteristiche che la rendono appetibile agli occhi delle istituzioni.

Solana vanta ancora un‘ottima scalabilità, con una finalizzazione delle tx pari a 400 ms e un costo mediano delle fees di $0,001. Tralasciando un piccolo incidente di febbraio, ha mantenuto un uptime di quasi il 100% senza grossi problemi, gestendo un’importante mole di traffico. Ma soprattutto ha una base utenti vastissima, pari a 39,6 milioni di indirizzi attivi mensili, e la quota di revenue maggiore annuale ($1,5 miliardi) tra tutti i L1.

Utenti attivi Solana
Utenti attivi mensili Solana – Fonte dati: https://tokenterminal.com/

La prossima frontiera istituzionale per Solana

Tutti questi segnali non sono passati inosservati agli occhi degli operatori più strutturati. Nel corso del 2025, infatti, Solana ha iniziato ad attrarre un interesse sempre più forte da parte di investitori istituzionali che hanno puntato molto sull’ecosistema DeFi, ad oggi il secondo più sviluppato dopo quello di Ethereum. Sono nati tanti protocolli innovativi, e complice un ondata selvaggia di competizione, la chain ha raggiunto un soddisfacente livello di efficienza del capitale.

L’espansione più grande riguarda il comparto dei protocolli di lending, dove Solana ha registrato un grande incremento del TVL nonostante le condizioni del mercato non proprio ottimali. Diversi curatori e gestori di rischio si sono concentrati su piattaforme come Kamino, Drift Protocol e Loopscale, sperimentando soluzioni di investimento più vicine alle logiche dei mercati tradizionali e trovando un punto di contatto tra infrastrutture on-chain e capitale strutturato.

Questa categoria potrebbe fungere da prossimo motore di crescita dell’ecosistema, visto e considerando la partecipazione diffusa e gli ottimi numeri riportati. A dicembre 2025,  i mercati di prestito su Solana rappresentano un TVL di $3,6 miliardi, in crescita del +33% su base annua. È chiaro che si sta sviluppando una nuova dimensione più istituzionale della DeFi, dove Solana ha già raggiunto una sua base buona di credibilità agli occhi esterni.

TVL lending Solana
TVL LendingFonte dati: https://x.com/redstone_defi/

Riprendendo un report pubblicato da RedStone sullo stato di salute della blockchain di Solana, possiamo affermare che si sta sviluppando un livello M2 della DeFi, ossia un layer che vada oltre il semplice scambio di asset e che si concentri sull’utilizzo efficiente del capitale.

ETF e gestione attiva del capitale istituzionale

Un altro elemento fondamentale della maturazione di Solana riguarda la progressiva apertura verso forme di gestione attiva e passiva del capitale. Nell’ultimo anno abbiamo visto una forte diffusione degli ETF spot $SOL negli Stati Uniti, con società come Fidelity, 21 Shares, Bitwise e Grayscale che hanno offerto uno strumento di onboarding per un tipo di clientela più istituzionale.

Ma anche rimanendo più dentro la DeFi, ricollegandoci al tema dei money market, c’è stata una vera e propria esplosione delle pratiche di gestione attiva del capitale. Curators come Gauntlet hanno portato la propria quota di TVL in gestione da $15 milioni fino ad oltre $215 milioni. Un risultato pazzesco, trainato principalmente su Kamino e Drift, che ha contribuito ad introdurre prodotti sofisticati e strategie scalabili, pur comunque dovendo accettare un rischio di controparte aggiuntivo.

Gauntlet curators Solana
Gauntlet curatorsFonte dati: https://x.com/gauntlet_xyz

Questo è un trade-off importante: da un lato la DeFi su Solana diventa più chic ed efficiente, ma dall’altro parte un po’ quella sua natura propriamente decentralizzata.

L’interesse speculativo degli istituzionali su $SOL

Anche da un punto di vista più speculativo, sembra che Solana piaccia alle borse più popolate da trader istituzionali. Sul CME di Chicago, nell’ultimo anno c’è stato un vero e proprio boom dell’open interest sui futures di $SOL, con il dato che è passato da meno di 1 milione di token fino a superare per un momento gli $11 milioni.

Tradotto in dollari, oggi il CME vanta oltre $1,1 miliardi di contratti attivi, una quota che rappresenta il 40% dell’intero open interest di Solana sui mercati crypto. 

CME Glassnode
CME GlassnodeFonte dati: https://studio.glassnode.com/

Ne approfittiamo per farvi notare come nell’ultimo periodo l’open interest del CME sia salito nonostante i prezzi in calo della moneta, mentre nelle piazze crypto il dato è sceso in modo significativo. Ciò significa che verosimilmente gli istituzionali nell’ultimo periodo ne hanno approfittato per piazzare qualche short su $SOL.

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