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KHARKIV IN NFT

Ucraina: museo di Kharkiv in NFT! | È in collaborazione con Binance

Il museo d’arte di Kharkiv ha lanciato una collezione e un’asta NFT per sostenere le attività di conservazione del patrimonio artistico e culturale ucraino. I Non Fungible Token della collezione Art without Borders saranno battuti con prezzi a partire da 500 $BUSD.

Come si può facilmente intuire il partner tecnologico dell’operazione è Binance, che ancora una volta offre il suo sostegno alla causa ucraina. L’exchange ha messo a disposizione la sua piattaforma Binance NFT, dove verranno vendute le 15 opere attualmente di proprietà del museo.

Ancora arte, ancora sostegno alle popolazioni in guerra e ancora NFT, token non fungibili che nonostante le difficoltà del mercato si confermano come una delle novità più positive di questi ultimi mesi. Possiamo sempre investirci con Capital.comvai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con il meglio che il mercato ha da offrire – intermediario che ci permette di operare sul mercato con il top degli strumenti e con il top della scelta in termini di listini, con 140+ cripto asset già disponibili.

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Kharkiv: il museo pubblica la sua prima collezione NFT

Kharkiv Art Museum metterà in vendita una collezione NFT sulla piattaforma Binance NFT. Si chiama Art without Borders ed è composta da opere attualmente di proprietà del museo. Lo scopo è quello di sostenere le attività di conservazione del patrimonio artistico e culturale dell’Ucraina.

Kharkiv NFT per il museo
Una collezione di NFT dal sapore particolare

I Non Fungible Token sono raggruppati in tre categorie diverse, con prezzi che partono da 500 $BUSD per le cinque opere che compongono la categoria Bronzo, fino ad arrivare al prezzo base di 1000 $BUSD per la categoria Oro.

Tra gli artisti esposti al museo e selezionati per l’iniziativa troviamo il pittore olandese Simon de Vlieger e Albrecht Dürer, incisore, matematico e pittore tedesco. Le loro opere, vendute all’asta grazie alla collaborazione con Binance, fanno parte di un tesoro che conta oltre 25.000 manufatti provenienti da Ucraina, Europa dell’est ed estremo oriente.

Opere custodite all’interno del museo d’arte di Kharkiv, una delle città più pesantemente colpite dal conflitto.

Oggi siamo in grado di abbattere i confini grazie alle tecnologie del Web3, che ci permettono di esporre la nostra collezione in digitale, e in qualsiasi parte del mondo.

Queste le parole di Oleksandr Honcharov, CEO dell’omonima agenzia, che trova nelle dichiarazioni di Helen Hai una felice sponda.

In collaborazione con Binance

Helen Hai è a capo di Binance NFT, e ricorda come blockchain e criptovalute siano state al fianco delle popolazioni colpite dalla guerra, sin dai primi istanti in cui il conflitto ha portato le forze russe invadere l’Ucraina.

Un sostegno che si concretizza anche in questa operazione, con la quale sia l’exchange che il museo sperano di attirare l’attenzione di esperti e collezionisti di tutto il mondo. L’obiettivo è quello di rendere il museo all’altezza degli omologhi che in altre parti del mondo stanno facendo significativi passi in direzione Web3.

Un’evoluzione necessaria per stare al passo con le tecnologie emergenti, e che aiuta a oltrepassare ostacoli altrimenti insormontabili. Se in Ucraina c’è la guerra a paralizzare le attività del Paese, incluse mostre ed eventi a tema arte, i musei di tutto il mondo si sono ritrovati a fare i conti con la pandemia che li ha tenuti fermi o quasi per circa due anni.

Il MoMa è uno tra i tanti che hanno sofferto in maniera significativa dei due anni di stop forzato. Tanto da spingere i dirigenti a cercare nella blockchain una soluzione: il Museum of Modern Art di New York ha iniziato a vendere alcuni prestigiosi pezzi della sua collezione per puntare sui NFT.

Da Boston arriva un’altro caso del tutto simile, ma volendo ne potremmo citare a decine, a dimostrazione di come blockchain e tecnologie derivate possano essere risolutive per strutture del genere.

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