Ora che le cose si sono calmate almeno sul fronte dello staking as a service possiamo fermarci a parlare di quanto sta avvenendo dalle parti di Coinbase, intermediario tra i più rilevanti del mondo cripto. Non solo per i volumi che gestisce, ma anche per il suo particolare status di unico exchange al mondo ad essere quotato presso mercati regolamentati e rilevanti.
L’exchange guidato da Brian Armstrong ha infatti dichiarato pubblicamente di essere pronto a combattere SEC anche in tribunale, se dovesse presentarsi la necessità di operazioni di questo tipo, a poche ore di distanza dalla multa a Kraken che continua a far discutere tutti gli appassionati cripto.
La presenza da quest’altro lato della barricata di intermediari di questo prestigio è sicuramente una buona notizia per il mondo cripto e Bitcoin, che pur non sta risentendo eccessivamente di quanto sta avvenendo fuori dal mercato. E potremo investirci anche con Capital.com – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con CAPITALE di prova senza limiti – per un intermediario che ci propone accesso ai mercati cripto, ma anche a quelli classici, con migliaia di titoli a disposizione. Abbiamo qui anche un esclusivo algoritmo di intelligenza artificiale che permette di migliorare posizioni e mosse sul mercato.
Coinbase è pronta ad andare in guerra: vi spieghiamo come e perché
Il mondo cripto ne ha avuto abbastanza. E per quanto le posizioni nella vasta sfera di appassionati non siano poi così concordanti, alcuni degli attori principali del mercato sembrerebbero pronti a rispondere a SEC con la stessa moneta, ovvero difendendosi in tribunale. Questo al termine di una settimana che si è chiusa con la multa a Kraken per i suoi servizi di staking as a service e all’inizio di un’altra che si è aperta con l’attacco congiunto a Paxos da parte di SEC e NYDFS.

Coinbase però non sembrerebbe pronta a giocare il ruolo della vittima. Tutt’altro, sembrerebbe essere pronta, come vi avevamo preannunciato sul nostro account Twitter ufficiale, a muovere metaforicamente guerra e a difendere, se necessario, le sue ragioni anche in tribunale, per quella che sarebbe soltanto l’ennesima causa tra attori del mondo crypto e l’agenzia guidata da Gary Gensler, agenzia che si sta facendo sempre più aggressiva e sempre più pro-attiva, anche quando, come nel caso di BUSD, sembrerebbero mancarne le basi.
Una risposta dovuta: il mondo cripto e Bitcoin riuscirà a compattarsi?
L’altra strategia dei governi di mezzo mondo sembrerebbe essere quella classica romana del Divide et Impera, dove chi cercherà di ammazzare il settore potrà godere anche delle faide e delle divisioni interne ad un mondo sì eterogeneo, ma che dovrebbe anche imparare a compattarsi in presenza di una minaccia più grande.
Molti tra gli appassionati di Bitcoin guardano con malcelato gaudio a quanto SEC sta facendo, sperando che il coccodrillo – quando sarà il loro turno – si sarà già saziato. La storia però ci insegna che difficilmente un’agenzia ipertrofica si fermerà quando logica lo impone. E il caso di BUSD dovrebbe forse suonare proprio questo tipo di sveglia. Nella speranza che in molti recepiscano, cosa sulla quale al momento non scommetteremmo.
Criptovaluta.it® Ultime Notizie Bitcoin e Crypto News | Criptovalute Oggi

Sarebbe il momento che gli operatori del settore creassero un cartello per tutelarsi e fare lobby, al pari dei banchieri e delle aziende quotate, ma non vedo ancora la maturita’ necessaria. mi sembrano tanti Pierini intenti a rubarsi la marmellata dal piatto mentre la casa va a fuoco.
Credo ci stia provando proprio Binance
è solo l’inizio… ufffffff
Siamo pronti
In teoria le cripto dovrebbero servire per evitare tutte le regolamentazioni, leggi e censure. Sono state concepite per questo o no? E’ come possedere un mantello magico per l’invisibilita’ e non usarlo perche’ ti dicono che e’ proibito. Assurdo. Lo usi e basta.