È stata una settimana da urlo per gli ETF a tema crypto. Complessivamente sono entrati in questi prodotti oltre 3.423 milioni di dollari, invertendo così un trend negativo e di noia che durava da fine gennaio. Non si vedevano tra le le altre cose inflow così importanti da fine 2024, quando furono proprio gli ETF a offrire ai mercati capitali e fiducia necessari per battere nuovi massimi.
Oltre al dato aggregato però, Coinshares offre molto di più in termini di numeri sui quali ragionare. A partire dal dominio assoluto e totale di Bitcoin, che incassa più di 17 volte quanto incassato dagli ETF su Ethereum.
Una situazione molto particolare sui mercati – segno che forse qualcosa è cambiato (per sempre) e che Bitcoin si è forse sganciato definitivamente, almeno agli occhi di certi investitori, dal resto del comparto.
I numeri diffusi da CoinShares
I numeri diffusi da CoinShares – che gestisce tra le altre cose anche prodotti ETF dopo aver acquisito Valkyrie – sono sempre tra i più importanti della settimana. Ecco come si sono comportati valuta per valuta i prodotti che hanno come sottostante asset digitali.
Asset | Inflow |
---|---|
Bitcoin | 3.188 milioni |
Ethereum | 183 milioni di dollari |
Solana | -5,7 milioni di dollari |
XRP | 31,6 milioni di dollari |
Altri e multiasset | 4,1 milioni di dollari- |
Intorno a questi dati vanno fatti diversi ragionamenti. Il primo è che non tutti gli ETF stanno giocando con le stesse regole. Soltanto quelli su Bitcoin e su Ethereum hanno infatti prodotti negli USA, mercato più ricco e liquido e certamente più interessato alle criptovalute.
In secondo luogo, Bitcoin in questa fase attira più di qualunque altro asset digitale. Il rapporto tra gli inflow negli ETF Bitcoin e Ethereum è di circa 17 a 1. Molto superiore al rapporto di capitalizzazione tra i due e molto superiore anche rispetto al rapporto di forza tra i due ETF (che è di circa 13 a 1 in termini di AUM).
È un mondo che rimane piuttosto difficile per i cosiddetti altcoin – con Bitcoin che sta svolgendo – in verità assai egregiamente, il suo ruolo di asset re di questo comparto.
La situazione cambierà tra poco?
Potrebbe: ci sono diversi ETF che dovrebbero essere approvati. Quelli approvati la scorsa settimana – Ripple in versione sintetica, anche short – difficilmente cambieranno gli equilibri di un mercato che è un sottoinsieme di quello crypto e che vede gli investitori forse storicamente lontani da questo mercato preferire Bitcoin più di quanto lo preferiscano gli investitori che conoscono di più il comparto.
Per Bitcoin è un’altra vittoria importante – in una fase che cominciava a farsi preoccupante e complicata almeno a Wall Street. Invece, parla il grafico, siamo tornati su livelli molto interessanti. Qui poi abbiamo analizzato quanto guadagnino i top in termini di commissioni, anche per capire perché Larry Fink e altri possono essere più che contenti di spingere un prodotto sul quale fino a poco fa non credeva quasi nessuno.