L’Aventino dei democratici USA si consumerà oggi, mentre ci sarà un’audizione al Congresso sulle prossime norme che regoleranno il mondo crypto. La notizia è stata diffusa da Politico, che parla di un walk out da parte dei rappresentanti del popolo americano eletti tra le file dei Democratici.
Come era già diventato chiaro ieri, non sembra ci siano i presupposti per alcun tipo di accordo tra Repubblicani e Democratici a tema crypto. Non per la natura delle regole, che arrivano da discussioni bipartisan, ma piuttosto per il crescente impegno, anche finanziario, del Presidente Donald Trump nel comparto.
Dalle ultime elezioni Trump si è infatti prodotto in diverse invasioni di campo a tema crypto. Prima – anche se collegata nominalmente al figlio – ha lanciato WLFI, piattaforma DeFi dotata ora anche di una sua stablecoin. Poi ha lanciato i due meme token $TRUMP e $MELANIA, incassando somme considerevoli. Questioni che per i democratici sono troppo rilevanti per essere ignorate e per approvare senza ostacoli leggi che consentirebbero al mondo crypto di operare senza grossi limiti nella più grande economia del mondo.
Per ora ancora nulla di confermato, ma…
Le fonti sono certamente autorevoli. A parlare con Politico sono infatti membri di rilievo del fronte democratico, che potrebbero così ostacolare lo svolgimento stesso dell’audizione.
Le audizioni congiunte richiedono infatti, spiega Politico – l’unanimità e anche l’abbandono da parte della sola Maxine Waters sarebbe sufficiente per ostacolarne/impedirne il proseguimento. Dopo l’obiezione, Waters avrebbe tra i suoi piani l’abbandono dell’aula con i rappresentanti democratici delle due commissioni coinvolte, quella sui servizi finanziari e quella sull’agricoltura – che si occupano entrambe, anche se da angoli diversi, del mondo crypto.
È l’Aventino – citando almeno due casi famosi che fanno riferimento alla politica romana e poi a quella italiana – dei democratici sul tema delle criptovalute, tema che è di enorme rilevanza per la presidenza Trump.
In ballo c’è una normativa del settore che fisserebbe – finalmente aggiungono in molti – delle regole chiare sia per i progetti crypto che vogliono operare negli States, sia per gli exchange, tema quest’ultimo particolarmente caro all’attuale governo.
Trump aveva infatti chiesto con la massima urgenza una norma che regolasse un settore ritenuto strategico per gli Stati Uniti e anche per la presenza del dollaro in campo digitale.
Maxine Waters e i trascorsi nel mondo crypto
Maxine Waters è tra i politici democratici di maggior rilievo e spessore, soprattutto in ambito finanziario. Durante la precedente amministrazione fu accusata di aver offerto troppo spazio e visibilità a Sam Bankman-Fried, fondatore e CEO dell’ormai defunto exchange crypto FTX.
La stessa Maxine Waters fu – secondo molti commentatori – troppo morbida una volta che si scopr l’intero scandalo di FTX e la grave malagestione che ne avrebbe portato da lì a poco al fallimento.
Posizioni di cui esistono ancora tracce su X, condite da foto che oggi, con il senno di poi, sono ai limiti dell’incriminante.
Una situazione complessiva dove si incrociano dunque vecchie amicizie, vecchie rivalità politiche e atteggiamenti molto diversi, tra Dem e Rep, sul mondo crypto, soprattutto ora che a farsi alfiere del settore è Donald Trump.