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Ripple: maxi-accordo con due banche degli Emirati. Finiscono in XRPL anche Zand e Mamo

Ripple - ancora accordi negli Emirati. XRPL torna a ruggire.

Buone notizie per Ripple. Secondo quanto riportato dall’azienda Ripple Labs, che è proprietaria dell’ecosistema, sono stati siglati due nuovi accordi negli Emirati, rispettivamente con Zand Bank e Mamo. Obiettivo dell’accordo è espandere i servizi che sono offerti tramite il sistema di pagamenti trans-frontalieri sulla propria blockchain.

L’accordo arriva dopo che Ripple ha allargato i propri affari negli Emirati in modo considerevole, anche in seguito all’ottenimento di una licenza piena soltanto due mesi fa, a marzo 2025.

Il comunicato stampa di Ripple parla di primo operatore del settore pagamenti a ricevere una licenza in ambito blockchain, e di una partnership che porterà Zand Bank e Mamo a utilizzare appunto i servizi onchain da Ripple, che gestirà i pagamenti dei due gruppi – transfrontalieri – end-to-end. Un altro successo per Ripple, forte di una situazione anche negli States che va a schiarirsi, nonostante manchi un po’ alla conclusione della vicenda contro SEC, il regolatore USA che pur in presenza di un accordo dovrà ora ottenere l’ok dei giudici per la chiusura completa del caso.

Aver ottenuto la licenza DFSA [Negli Emirati, come processor di pagamenti, NDR] permette a Ripple di servire al meglio la richiesta di soluzioni all’inefficienza dei pagamenti transfrontalieri tradizionali, come le commissioni alte, i tempi lunghi per il completamento e la mancanza di trasparenza.

Questo è il commento di Reece Merrick, che per Ripple si occupa da Managing Director dell’area del Medio Oriente e dell’Africa, che poi aggiunge:

La nostra nuova partnership con Zand Bank e Mamo sono una testimonianza delle condizioni che l’ottenimento della licenza ha creato.

Sempre secondo il comunicato, Ripple si aspetta un forte incremento delle attività in Medio Oriente, sia per quanto riguarda le società native del mondo crypto, sia per quelle che arrivano dai mercati cosiddetti tradizionali. Nell’ultimo report pubblicato dall’azienda la crescita prevista nell’area è fino al 64% – per un angolo di mondo di enorme rilevanza sul piano finanziario e che potrebbe dunque fare da guida anche per altre realtà geografiche.

Ripple “torna” al suo business di base?

In tanti si erano preoccupati del futuro di XRPL e degli altri servizi storicamente offerti da Ripple Labs, ora che c’è anche una stablecoin, RLUSD, che potrebbe essere alternativa a certi servizi come quelli offerti alle due banche degli Emirati.

È evidente, anche dai recenti impegni di Ripple Labs, come quelli indicati nell’ultimo comunicato stampa, che c’è forza per procedere lungo almeno due dei binari che partono dalla metaforica stazione di Ripple.

Ripple, nella sua essenza originaria, è ancora più che vivo.

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