Come ad ogni dump del mercato crypto, anche questa volta troviamo qualche moneta che sembra aver reagito meglio di altre, offrendo spunti interessanti in caso di una ripresa a breve termine dell’intero comparto.
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Solitamente infatti, durante gli scossoni di prezzo, le crypto che mostrano maggiore forza relativa tendono a guidare anche il successivo rimbalzo. Ovviamente questo presunto rimbalzo, dovrà fare i conti soprattutto con i prossimi stimoli macroeconomici e geopolitici, che ora regnano sovrani sui mercati risk-on.
In questo articolo vediamo su quali token si sta concentrando l’attenzione degli investitori, basandosi su performance settimanali e dati dei mercati derivati. Tutti i dettagli di seguito.
Mercato crypto in difficoltà ma ci sono delle eccezioni: questa la prima
Dai massimi di venerdì 21 giugno, poco prima che la situazione sulle borse speculative, prendesse una piega ribassista, la capitalizzazione totale del mercato crypto è scesa del 5,6%. Un numero che si traduce in una “perdita” apparente di $182 miliardi di dollari, di cui $67 miliardi solo sul re Bitcoin, che però risulta essere una tra le meno colpite.
In effetti la prima criptovaluta del settore, nonostante le evidenti vicissitudini speculative, è riuscita a chiudere la giornata di ieri sopra la soglia dei $100.000, segnale molto incoraggiante per un possibile recupero da qui in avanti.
Bitcoin è in effetti il primo tra gli asset di questa rassegna che mantiene un outlook pseudo-positivo e che potrebbe essere tra i primi a riprendersi in caso di inversione. Per molti potrebbe sembrare scontato, ma non lo è affatto. Bitcoin non è solo la prima in classifica, ma anche quella che continua a trainare l’intero settore con una dominance continuamente in rialzo.
Inoltre è anche una tra le monete che ha visto il maggior incremento di volumi nelle piazze dei derivati nelle ultime 24 ore, con un +51% a $146 miliardi. Nel frattempo l’open interest si mantiene elevato mentre il funding rate sembra essersi ripreso dopo una virata a tassi negativi.
Altre 3 monete che rispondono con i fatti all’attacco ribassista del mercato
Oltre a Bitcoin, ci sono anche altre 3 altcoin che sembrano muoversi meglio della plebe in questo lunedì di quiete dopo la tempesta. La prima è Solana, una delle poche ad aver visto un incremento, seppur lieve, del prezzo nelle ultime 24 ore. SOL pare aver tenuto bene il supporto dei $125 dollari durante il crollo del weekend ed ora sta recuperando ad un ritmo più celere rispetto a BTC. Unica nota dolente, l’open interest è rimasto pressoché fermo assieme ai volumi, evidenziando un’attività poco frenetica da parte dei traders.
Il secondo asset su cui porre l’attenzione è HYPE, token del progetto Hyperliquid, il cui prezzo è in aumento del 3,86% nella giornata. Ne parliamo ormai da tempo, spesso spendendo belle parole visto il suo grande boom nel 2025. Anche in condizioni delicate, si conferma una delle monete più interessanti, su cui i tori sono arrivati prima a comprare in anticipo rispetto alla massa. Peccato per il volume in lieve discesa, che sembra affievolire l’intensità degli scambi.
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Ultima delle top altcoin che merita una menzione è la memecoin FARTCOIN, che nelle ultime 24 ore ha stampato un ottimo 6,9%, sebbene anch’essa con un abbassamento dei volumi di trading. Ricordiamo che durante la recente ripresa di aprile e maggio, FARTCOIN è stata una delle crypto che si è mossa meglio, avvicinandosi molto ai precedenti massimi.
Crypto a medio-basso open interest: attenzione a questi nomi
Se scendiamo di classifica ed andiamo a spizzicare qualche crypto con un valore totale dei contratti negoziati più modesto, possiamo trovare altre “gemme” che in questo momento riflettono un outlook di mercato più incoraggiante. Tra la tante poniamo l’accento su BMT, VIRTUAL e ALCH. La prima è la moneta di Bubblemaps, progetto molto piccolo ma che mantiene una struttura prezzi bullish nonostante la situazione generale. Nelle ultime 24 ore è cresciuta del 9,6%, accompagnata da buoni volumi e un aumento dell’OP.
Segue il token del launchpad Virtuals Protocol, parecchio seguito dai degen farmers del mondo crypto, che però deve fare i conti con un funding rate negativo che è dalla parte degli short. Infine la moneta di Alchemist AI, che porta a casa un +6,39% con un esplosione dei volumi di scambio ed un balzo positivo del valore negoziato.. Dai primi di marzo il prezzo di questo token è triplicato, e potrebbe continuare la scia positiva vista la bassa market cap.
Spicca all’occhio anche un aumento strepitoso dei volumi per PAXG, asset che replica l’andamento dell’oro, risorsa fortemente seguita in momenti di tensione come quelli attuali in Medio Oriente. È chiaro che in situazioni delicate gli investitori vanno alla ricerca di un porto sicuro, anche nelle borse derivati, dove non mancano le speculazioni sull’oro tokenizzato.