Una mossa che farà discutere. Bit Digital, società che un tempo era Bitcoin only, ha confermato di aver convertito 280 Bitcoin per acquistare Ethereum, in aggiunta ad aver speso sempre per comprare $ETH 173 milioni di dollari raccolti tramite vendita di azioni. In totale l’azienda ha ora in cassa 100.603 ETH, per un controvalore superiore ai 250 milioni di dollari.
Operazione che farà appunto discutere, mentre il grosso delle società quotate continuano a puntare su Bitcoin, con Michael Saylor che ha appena annunciato un altro piano di raccolta di capitale tramite azioni speciali da 4,2 miliardi di dollari.
C’è però una spiegazione che arriva da Sam Tabar, che è CEO di Bit Digital, nonché veterano di questo spazio. Si punta infatti sull’abilità – come vedremo più avanti – da parte di Ethereum di riscrivere le regole del gioco del sistema finanziario globale.
Una mossa da 100.000 $ETH
Non sarà l’unico acquisto, perché il gruppo ha intenzione di continuare in modo aggressivo a compiere acquisti. Tutto questo perché, afferma il CEO Sam Tabar, sarebbe questo il momento giusto proprio per guardare a $ETH:
Crediamo che Ethereum abbia l’abilità di riscrivere l’intero sistema finanziario. La natura programmabile di Ethereum, la sua adozione crescente, il modello di staking fruttifero, tutto rappresenta il futuro degli asset digitali.
E ha poi aggiunto:
Bit Digital si sta allineando con il potenziale di lungo termine di Ethereum e si sta posizionando come una società con focus su tesoreria in Ethereum quotata sui mercati pubblici. Partiamo con un’esposizione di più di 100.000 ETH per adesso, ma intendiamo aggiungerne di più in modo aggressivo, diventando così la società più importante al mondo per detenzioni di Ethereum.
Bybit con 30$+20$ immediati di bonus: iscriviti alla nuova piattaforma europea e goditi i bonus di benvenuto!
Una posizione molto netta – a favore di un Ethereum che per ora poche società quotate hanno preso in considerazione, fatta forse eccezione per il veicolo SharpLink Gaming, società acquisita e trasformata appunto in un veicolo per l’acquisizione di ETH, con molti partecipanti che arrivano dal mondo corporate che ruota intorno a questo ecosistema e che ha recentemente rivendicato la bontà del suo piano.
Bitcoin o Ethereum? A quando tutte e due?
Per ora le società che accumulano crypto hanno scelto di avere in portafoglio soltanto un asset. Non solo quelle che investono in Bitcoin, ma anche quelle che operano su Ethereum o anche Solana.
Chissà se a breve ne vedremo anche di quotate al NASDAQ o al NYSE che decideranno di investire in panieri crypto, magari riprendendo la lista di quelle in attesa di ETF da parte dei principali gestori.
Il momento continua a essere fecondo per questo tipo di operazioni, che saranno utili… finché dureranno.