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800 miliardi di crypto: Visa è vicina, il futuro di più

Visa ad un passo, nonostante un mese difficile per il settore crypto.

Quanto denaro viene spostato tramite stablecoin? Tanto. L’ultimo report pubblicato da Grayscale – società che gestisce fondi e ETF crypto – parla di 800 miliardi di volumi per il mese di giugno. Non sono tutti legati al trading ed è il numero più alto mai registrato.

Questo nonostante il mese di giugno non sia stato esattamente il top per i volumi di trading – cosa che è testimoniata anche dalla scarsa attività in termini di prezzo e di scambi (anche sugli exchange centralizzati).

Il segnale è chiaro: sarà l’anno delle stablecoin, che stanno trovando sempre maggiore applicazione anche fuori dal mondo del trading. Un segnale che dovrà essere interpretato correttamente anche da chi investe e di crypto che sono legate al valore del dollaro non sa cosa farsene.

800 miliardi contro i 1.100 di Visa

Se i numeri riportati qui da Grayscale sono corretti, c’è davvero di che rimanere stupiti. Visa, uno dei principali network per i pagamenti digitali, ha una media di 1.100 miliardi di pagamenti processati per mese (dati 2024).

Grayscale volumi
I volumi riportati da Grayscale

Le stablecoin a giugno hanno portato a casa l’importante risultato di 800 miliardi di dollari di transazioni. Un numero che è ancora inferiore a quello fatto registrare da Visa, ma che nondimeno segnala una grande crescita del comparto.

Tutto questo con poco aiuto da parte del mercato classico delle criptovalute che fa(ceva?) ricorso al mondo stable, ovvero quello del trading. Da un lato infatti i volumi sono stati bassi sulle piattaforme, dall’altro gli exchange principali sono ormai pienamente integrati con i circuiti classici, che hanno eroso almeno in parte il dominio stablecoin per questo tipo di attività.

Questo vuol dire che l’utilizzo classico delle criptovalute stable sta crescendo anche in termini di pagamento. Cosa che è testimoniata anche dall’interesse di società come Stripe, ma anche Shopify e Revolut – tutte società che probabilmente spingeranno ancora di più sul gas delle stablecoin non appena ci sarà chiarezza regolamentare anche negli Stati Uniti.

Non si dovrà aspettare, almeno sulla carta, molto. Abbiamo infatti il GENIUS Act e lo STABLE Act che dovrebbero essere entrambi discussi a partire dal 14 luglio negli States, aprendo così le porte ad un mercato che per Scott Bessent, al Tesoro USA, può crescere anche di 50 volte rispetto a volumi e capitalizzazione attuali.

Magra consolazione per gli hooligan del denaro privato?

Mentre i giornali tradizionali si ostinano a parlare, nel caso delle stablecoin, di denaro privato, in realtà gli appassionati più radicali del mondo crypto non vedono di buon occhio questi strumenti.

Sono ad oggi, è opinione di chi vi scrive, il più grande competitor per le criptovalute classiche, Bitcoin compreso. Ma è il mercato, bellezza, diceva quello. E se le persone scelgono liberamente di utilizzare valute crypto ancorate al dollaro o all’euro, ci sarà poco da contestare.

Il cammino del denaro digitale libero e senza intermediari è appena iniziato. E il carro, per ora, lo portano avanti le stablecoin.

Intanto per chi non ha mai testato l’utilizzo di una stablecoin, qui Bybit offre 20 USDC di bonus, che si possono ottenere con un versamento di 100$. 20 USDC che oltre al valore commerciale ora permettono anche di partecipare a quella che è la più evidente delle rivoluzioni nel mondo del denaro.

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