Home / Ripple diventa una banca? Sì, e ha un ottimo motivo BULLISH per farlo

Ripple Bank

Ripple diventa una banca? Sì, e ha un ottimo motivo BULLISH per farlo

Ripple diventerà una banca, o meglio... acquisirà licenza per migliorare i suoi servizi.

La notizia è passata un po’ in secondo piano, complici nuovi massimi per Bitcoin e un ritorno di Ethereum su livelli di prezzo finalmente… accettabili. Parliamo della richiesta di Ripple di diventare banca, in realtà utilizzando la sua sussidiaria che è legalmente responsabile per l’emissione di RLUSD, ovvero Standard Custody and Trust.

È un passaggio potenzialmente molto importante, sul quale è andato ad approfondire l’ottimo Ledger Insights qui, che ha finalmente rivelato come sarà strutturata eventualmente la banca e chi siederà nel suo board.

Bybit regala qui 5.000$ in bonus, che tutti possono ottenere completando dei task molto semplici. Segui il link, iscriviti e comincia a guadagnare!

Ripple: perché vuole diventare banca e chi sarà della partita

Non sarà in realtà Ripple a diventare direttamente banca, ma una sua sussidiaria, ovvero una società pienamente controllata da Ripple Labs.

Si tratta di Standard Custody and Trust, società che è responsabile anche legalmente dell’emissione di RLUSD, la stablecoin di casa Ripple.

  • Board di tutto rispetto

Ci sarà dentro Stuart Alderoty, che in tanti conosceranno perché responsabile della divisore affari legali di Ripple Labs. Ha una grande esperienza alle spalle anche da HSBC e da American Express. C’è poi David Puth, che arriva da Center Consortium (che prima si occupava della governance di Circle USDC). E c’è anche Tim Keaney che era da BNY Mellon.

  • Perché una banca?

Certamente non per offrire depositi ai pensionati. L’obiettivo di Ripple è quello di gestire in proprio le riserve di RLUSD, ovvero i dollari che tengono – passateci il gioco di parole – il valore di RLUSD ancorato… al dollaro.

Ripple emette una stablecoin ancorata al dollaro USA che si chiama Ripple USD o RLUSD, tramite la sua sussidiaria Standard Custody & Trust Company, un trust incorporato a New York. Una volta ottenuta la licenza, Trust Bank [la banca che nascerà con la licenza, NDR] condurrà attività che includono la gestione delle riserve della stablecoin e i servizi fiduciari collegati.

Quindi non ancora servizi diretti che possono fare magari da ponte tra mondo crypto e mondo bancario classico, ma un’operazione completamente interna.

È una buona notizia?

Assolutamente sì. L’ottenimento di una licenza (per quanto parziale) da parte di Ripple sarebbe un segnale di forza importante da parte di un protocollo che è anche una società di servizi finanziari.

Per quanto $XRP non è coinvolta direttamente nell’affare, si tratta comunque di un importante passo avanti da parte dell’ecosistema, che potrà così contare su un altro business pienamente regolamentato negli USA.

Dall’arrivo di Trump, Ripple ha ottenuto una licenza per la sua stablecoin e – in aggiunta – ha anche acquisito Hidden Road, importante prime broker, per oltre 1,25 miliardi di dollari.

Segnali di grande libertà di movimento e anche di grandi disponibilità economiche. E di buono stato di salute tanto finanziario quanto… politico.

Iscriviti
Notificami
guest

0 Commenti
Più votati
Più nuovi Più vecchi
Inline Feedbacks
View all comments