ESCLUSIVA CRIPTOVALUTA.IT® – Arrivano gli istituzionali, da BlackRock agli altri gestori degli ETF, passando per le tante società quotate che stanno comprando Bitcoin e crypto. Le alternative oggi, per chi vuole investire in crypto, sono molte di più di quelle di 1 o 2 anni fa. E c’è una competizione per gli exchange che prima non esisteva.
Abbiamo avuto l’onore di ospitare sul nostro canale YouTube Gracy Chen, CEO di Bitget (potete aprire un conto con bonus da qui) che ci ha parlato anche del nuovo contesto di mercato, della posizione degli exchange in un comparto che ora vede arrivare anche i grandi della finanza tradizionale e del rapporto che – secondo la CEO del popolare exchange – si è già instaurato e si dovrà istaurare in futuro.
Il mercato è cambiato per sempre? Gli exchange sono sotto attacco? Potremo e dovremo guardare altrove per investire in Bitcoin e crypto?
Un nuovo mondo, fatto anche e soprattutto di collaborazione
La situazione prima del 2024 era la seguente: per investire in Bitcoin o crypto si doveva quasi necessariamente passare dagli exchange crypto, borsini che offrivano tutto il necessario per comprare e vendere asset digitali.
Dal 2024 però – almeno negli USA – le cose sono cambiate radicalmente. Abbiamo infatti grandi gestori di capitali come BlackRock e Fidelity che offrono ETF su BTC e ETH, e altri gestori che offriranno presto anche altre crypto. È un problema per gli exchange?
È una nuova dinamica alla quale tutti abbiamo bisogno di adattarci. Ci sono ETF Bitcoin e Ethereum offerti da BlackRock, VanEck e gli altri emittenti di ETF… ma non offrono gli altri token.
Afferma Gracy Chen di Bitget – quindi in primo luogo una differenza, sostanziale, sull’offerta. Ad oggi Bitget offre più di 800 crypto, con gli ETF che negli USA ne offrono soltanto due e che anche se dovessero arrivare le approvazioni degli altri, difficilmente supereranno la decina di asset disponibili.
Il che però non vuol dire che exchange come Bitget, che hanno implementato un processo di selezione ancora più restrittivo proprio questo anno, listeranno la qualunque.
Ne abbiamo a listino circa 800, siamo molto selettivi. Non siamo un DEX, non siamo un wallet con swap su più crypto. Cerchiamo di lavorare con i migliori progetti del settore, quelli più popolari e questo ci riesce bene. Analizziamo codice e team, tokenomics, per decidere cosa listato.
E poi:
Fondamentalmente se si desidera acquistare ad esempio Solana, Doge o Trump oggi non si può fare con BlackRock, dato che ETF di questo tipo non sono stati ancora creati.
Stesso mercato ma clienti diversi
C’è un altro punto, molto interessante, che riguarda anche la specifica posizione di Bitget, che non serve clienti statunitensi e che dunque è al riparo dall’arrivo di questi gestori:
Non serviamo clienti statunitensi e credo che [gli ETF] stiano conquistando quote di mercato da Kraken e Coinbase. Noi non partecipiamo a quel mercato.
Ci sarà spazio per tutti?
È una buona cosa. Se hai una buona base [come exchange], se hai basi solide, si può sopravvivere. Non è necessario essere il numero 1 per fare un buon lavoro, anche nel lungo periodo.
Si lavora insieme
Altra chicca comunicata direttamente dalla CEO di Bitget ai nostri microfoni: c’è collaborazione anche con giganti della stazza di BlackRock:
Stiamo collaborando con il loro fondo money market tokenizzato BUIDL, che è integrato nel nostro BGUSD, per dare rendimenti legati a una stablecoin.
Quindi più prodotti, che rendono il mercato decisamente più profondo e articolato e anche più attrattivo per gli investitori. Ci sono certe cose nelle quali BlackRock è brava, e ci sono altre cose nelle quali Bitget è brava. […] Stiamo guardando ad una base di clienti diversa.
Nessun take-over, nessun colpo: il mercato crypto sarà grande a sufficienza per tutti coloro i quali offriranno servizi di qualità.
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