Tom Lee ha già vinto la sua scommessa. Nel giro di poco più di un mese la sua società, Bitmine, riconvertita a treasury di Ethereum, è diventata la seconda per detenzioni crypto globali (dopo Strategy) e la prima in campo $ETH.
Somme di enorme importanza, perché parliamo di oltre 6,6 miliardi di dollari in controvalore. Per un’azione che è stata tar le 20 più scambiate sulle piazze USA, e quindi sulla prima piazza finanziaria mondiale. Scommessa vinta, perché in pochi, compreso chi vi scrive, avrebbero mai immaginato per questa operazione un successo di questo tipo.
Oltre 6,6 miliardi, per la ventesima azione più scambiata a Wall Street
Tom Lee, Fundstrat, ha imbastito una narrativa alla quale non tutti avevano forse creduto: Ethereum, ha detto, è un asset da tesoreria forse più interessante di Bitcoin. E per questo andrebbe accumulato il più possibile.
Per quanto? Fino al raggiungimento, questi sono i piani della società, del 5% di tutti gli $ETH circolanti.
Come sta procedendo il piano? Siamo già oltre l’1%. Nel momento in cui scriviamo infatti Ethereum vale circa 508 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato, dei quali 6,6 sono nelle mani della società di Tom Lee.
- La sua narrativa è corretta?
Per ora comandano i dollari. È riuscito a raccoglierne in gran numero e a convincere evidentemente tanti investitori (compreso il fondo di Peter Thiel). E quindi ha comprato su numeri molto interessanti e che valgono già una quantità spaventosa di ETH.
Nel giro di poco più di 1 mese siamo già a 3 volte quanto ha raccolto l’ETF di Fidelity. Alla metà di quanto ha raccolto BlackRock e davanti in modo importante a tutti gli altri veicoli finanziari che investono in Ethereum.
Va certamente riconosciuta la bravura di Tom Lee nell’individuare un pertugio quando in pochi avrebbero considerato possibile un’operazione del genere mentre… gli ETF stavano ancora andando a tutta forza.
Supply shock?
Sono in tanti a aver tirato di nuovo fuori dal cilindro una narrativa pressoché insensata. Il conto che si fa è quello degli ETH di nuova emissione a fronte di una domanda invero forte.
In realtà però per calcolare la vera supply a mercato di $ETH fanno considerati tutti i token in vendita su ogni livello di prezzo. E non solo quelli di nuova emissione.
Se dovessero comunque continuare acquisti su questi ritmi sia dagli ETF (che tolte le due ultime giornate arrivano da un lungo filato di acquisti di enorme importanza) e da parte di Bitmine, sarà molto difficile per gli orsi tenere testa ai tori.
Per il resto, qui trovi l’analisi di Alex Lavarello sul particolare momento di Ethereum, che dopo una grande corsa ha portato a casa una correzione relativamente importante.
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