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Ripple: accordo con banche centrali e BOOM per la criptovaluta!

Nonostante la causa ancora in corso contro SEC, l’authority garante dei mercati negli USA, Ripple non rimane con le mani in mano. Il progetto continua ad essere tra i più vivaci, nonostante in molti lo diano ormai per spacciato, a seguito di una causa legale che – ne parleremo più avanti – ha in realtà pochi presupposti per andare avanti.

Ripple collabora con le banche centrali per nuovi progetti di valuta digitale

Secondo le ultime news che arrivano dal progetto, Ripple starebbe implementando, in via sperimentale, una versione privata del suo ledger, che potrebbe essere utilizzata dalle banche centrali per emettere la propria valuta digitale. Una tecnologia che sarebbe identica a quella attualmente utilizzata per i token XRP e che potrebbe cambiare le carte in tavola delle valute classiche per sempre.

Una notizia che ha riacceso l’interesse intorno a Ripple, con moltissimi trader che sono entrati sul mercato con posizioni rialziste. Chi ritiene questa notizia importante per il futuro dei Ripple, può cavalcare la fase rialzista con broker che offrono XRP. eToro – che qui si può provare anche in demo – offre XRP contro dollaro USA, con tutti gli strumenti finanziari necessari per investire nel modo corretto.

Di cosa si tratta nello specifico?

Di qualcosa di molto semplice: il ledger pubblico di Ripple, che funziona comunque tramite dei supernodi in grado di approvare le transazioni in un sistema molto diverso da quello di BTC, che verrà replicato e reso privato per ciascun progetto delle banche centrali.

In poche parole la tecnologia di Ripple che diventa il giardino economico sul quale avranno pieno controllo le banche centrali, progetto per progetto. Le blockchain saranno ovviamente separate, ma tutto lascia pensare che da catena di raccordo potrebbe fare proprio il servizio centrale di Ripple, utilizzando XRP come gas.

Questa sarebbe un’ottima notizia per il mondo di Ripple. Verrebbe inequivocabilmente dimostrata la forza del progetto e dell’azienda che gestisce appunto anche la rete principale XRP. Nonostante SEC negli Stati Uniti continui a perseguire legalmente il gruppo a seguito della ICO avvenuta ormai 3 anni.

E la causa con SEC?

Il CEO di Ripple Labs ha ufficialmente richiesto l’archiviazione. È questo quanto ha annunciato attraverso i canali ufficiali della società, ribadendo l’infondatezza delle accuse e l’inutilità del procedimento legale che ha avuto il suo inizio soltanto qualche settimana fa.

Si tratta di una posizione sicuramente dura, ma che condividiamo sin da quando sono iniziati ad emergere i primi dettagli sulle accuse mosse da SEC. Con l’arrivo di Gensler a capo dell’istituto, che si era dimostrato già in passato molto morbido nei confronti del mondo delle criptovalute, le possibilità che Ripple la scampi sono sicuramente ancora più alte.

Chi ha un minimo di raziocinio dovrebbe inoltre valutare l’effettiva portata della causa. Nel caso in cui dovesse andare per le lunghe o comunque risultare in una multa nei confronti di Ripple, staremmo comunque parlando di una quantità di denaro risibile rispetto alla capitalizzazione del progetto. Noi per questo motivo continuiamo ad avere delle previsioni su Ripple fortemente rialziste. La causa SEC porterà ad un nulla di fatto e Ripple tornerà a ruggire sui mercati. Cosa che sta già facendo adesso, con un grande rialzo rispetto ai minimi toccati prima di Natale.

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