Il voto per Alpenglow su Solana passa con un ampia maggioranza. Sarà l’aggiornamento più importante da quando esiste il protocollo. Via Proof-of-History e Tower BFT, per accogliere due nuovi ingranaggi del sistema, Votor e Rotor.
Si tratta di un passaggio tecnico proposto da Anza e che non ha mancato di raccogliere ampio consenso, dato anche l’importante miglioramento delle prestazioni che ne conseguirà. Si tratterà a conti fatti di un nuovo meccanismo per il funzionamento di Solana, che dovrebbe prepararla anche a un eventuale futuro dove le attività onchain avranno bisogno di maggiori prestazioni.
Passa Alpenglow: ecco cosa cambia in Solana
Per Solana è il più importante aggiornamento tecnico di sempre. Via Proof-of-History e Tower BFT, che saranno rispettivamente rimpiazzati da Votor e Rotor.
- Votor: sarà il motore per la finalizzazione. Adotterà votazioni offchain con firme aggregate (BLS). Il tempo di finalizzazione da quello attuale scenderà a 100-150ms.
- Rotor: sarà invece il nuovo sistema di propagazione dati. Sarà tecnicamente più semplice e servirà per ridurre la latenza.
Ne verrà fuori un infrastruttura molto snella e che si avvicinerà per prestazioni a quelle dei sistemi centralizzati Web2. Saranno così sbloccate nuove potenzialità importanti per l’ecosistema.
Il passaggio tecnico è stato concepito da Anza, che è uno spin off di Solana Labs che aveva presentato il progetto lo scorso maggio.
Votor finalizza i blocchi in un solo round di voti se l’80% dello stake sta partecipando, e finalizza in 2 round se a votare è almeno 60% dello stake. Rotor nel frattempo appiattisce il turbine tree per ridurre la latenza del network.
Per chi dovesse essere interessato maggiormente alle minuzie tecniche, qui è disponibile il whitepaper dell’aggiornamento.
Un ottimo momento per Solana
Si tratta di un ottimo momento per Solana sia in termini tecnologici che finanziari. Il token dell’ecosistema, $SOL, è in attesa di una serie di approvazioni a cascata per degli ETF che lo avranno come sottostante.
Sotto il piano tecnico, questo aggiornamento porta Solana a livelli di prestazioni simili a quelli delle infrastrutture centralizzate del vecchio web, con una latenza mediana di 150ms.
Una latenza mediana di 150 ms non significa soltanto che Solana sarà veloce. Significa anche che Solana può competere con le infrastrutture Web2 in termini di responsività, rendendo la tecnologia blockchain potenzialmente utilizzabile per un’intera nuova categoria di applicativi che hanno bisogno di performance in tempo reale.
Un passo avanti dunque sostanziale, che arriva proprio nei giorni di grande ingolfamento di Ethereum dovuti al lancio di WLFI.
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