QUESTO PROTOCOLLO continua a crescere in DeFi: revenue e TVL ai massimi storici!

In un settore così pieno di stimoli come quello delle criptovalute, a volte non ci accorgiamo dei chiari segnali bullish che ci manda il mercato. Uno di questi arriva da Maple Finance, protocolli di lending istituzionale del panorama DeFi, che nell’ultimo periodo sta facendo parlare parecchio di sé. Ve ne parliamo perchè di recente sono stati aggiornati i massimi, ancora una volta, nelle metriche del valore bloccato (TVL) e delle revenue on-chain.

Tutte le strade portano a Roma, si dice. E se è altrettanto vero che i numeri non mentono, Maple Finance con questi risultati si candida ad essere uno dei protocolli più on-fire del momento. I depositi in stablecoin hanno appena superato il tetto di $1 miliardo, con nuove integrazioni interessanti tra i protocolli web3. e anche sul token $SYRUP, potrebbe esserci un’opportunità che le borse stanno ignorando. Approfondiamo il discorso di seguito.

Maple Finance: record di revenue

Uno degli indicatori di salute fondamentali di un protocollo è l’andamento delle revenue, ossia delle entrate nette che un progetto riesce a generare dalle proprie attività. Nel caso di Maple Finance, i dati parlano chiaro: il mese di agosto è stato il più proficuo in assoluto dal lancio a settembre 2022 con un totale di $1,4 milioni, dato in miglioramento del 360% su base annuale YoY.

Già dal Q2 2024 le revenue di Maple avevano iniziato a spiccare il volo, grazie ad una progressiva crescita delle attività, complice una forte affermazione di carattere istituzionale. Per chi non lo sapesse, questo progetto funge come money market per investitori qualificati come fondi, desk di trading e operatori TradFi, che possono attingere a della liquidità presa in prestito da clienti retail.

Proprio questa impostazione, ad oggi più che originale nel mondo DeFi ( dove di solito sono le istituzioni a fare da LP agli utenti più piccoli), le ha permesso di scalare progressivamente nuovi obiettivi di entrate economiche. Non siamo ancora ai livelli dei top protocolli web3, ma è comunque molto positivo osservare una traiettoria di crescita simile, che evidenza la capacità di Maple di autosostenersi e poter investire nuovi capitali sulla propria infrastruttura.

In aumento anche il valore degli asset bloccati sulla piattaforma

In totale ad oggi troviamo circa $2,2 miliardi in stablecoin (USDT ed USDC) bloccati su Maple Finance dai vari utenti retail. Un numero straordinario se pensiamo che a luglio 2024 i depositi non arrivavano nemmeno a $100 milioni. Nel frattempo è cresciuto contestualmente anche l’AUM del progetto, ossia tutti gli asset forniti dagli istituzionali come garanzia dei prestiti on-chain.

Secondo la dashboard di Dune Analytics, questi collaterali valgono oltre $3,5 miliardi, anche qui con un boom improvviso da metà 2024 in poi. Questa somma tiene conto di varie monete di controparte come  BTC, weETH, jtoSOL, HYPE, PT_sUSDe ed altri ancora. L’operazione più grande è gestita da un operatore che ha depositato $100 milioni in BTC per prendere in borrow 60 milioni di USDC.

Fino ad oggi Maple Finance ha elaborato prestiti per $9,3 miliardi di dollari, pagando ben $92 milioni di interessi ai fornitori di liquidità LP ( i retail che depositano USDT o USDC). Attualmente ci sono $1,3 miliardi di prestiti attivi, in attesa di essere onorati dagli debitori.

Ottime opportunità di yield in DeFi

Per noi utenti Maple Finance rappresenta un ottimo protocollo all’interno del quale poter parcheggiare la propria liquidità. Depositando stablecoin sulla pagine web ufficiale del progetto, possiamo ottenere una comoda rendita del 9,2%, pagata  in parte in USDT o USDC, e con una piccola quota in punti Drips.  Questi punti vengono convertiti ogni mese in token SYRYP, moneta di governance della piattaforma, semplicemente effettuando il claim il 18 di ogni mese (unica claim window) tra le ore 12:00 UTC e le 03:00 UTC del giorno successivo.

Il bello di Maple è che tutto il processo è estremamente trasparente: possiamo vedere in tempo reale tutti i dati relativi ai prestiti ( collaterali impiegati, liquidation threshold, address dei lenders ecc) così che sappiamo a chi e come stiamo prestando denaro.

Esistono poi molte altre soluzioni complementari in DeFi dove poter investire la propria liquidità in prodotti basati sul LP di Maple Finance. Soprattutto su piattaforme come Kamino Finance e Jupiter, possiamo mettere in atto strategie di looping dove essenzialmente utilizziamo i depositi su Maple per prendere noi stessi in prestito altre stablecoin, per poi reinvestire nuovamente nel protocollo.

Sono strategie leggermente più rischiose, perché implicano il rischio di una liquidazione in caso di perdita di peg, ma sono allo stesso tempo automatizzate ( non dobbiamo far nulla se non depositare fondi) e soprattutto rendono di più, fino ad addirittura il 27%. Su Jupiter si arriva al 22%, con una liquidità delle pool leggermente maggiore.

SYRUP, il mercato sta ignorando un token che merita un rally?

Sembra che in questo momento SYRUP, token di governance di Maple Finance, non stia guadagnando la stessa attenzione e gli stessi capitali che arrivano sul protocollo. Mentre i depositi in stablecoin sono in continuo aumento, il token ha bloccato la sua corsa dopo una grande fase di upside tra maggio e luglio 2025.

Al momento viene negoziato a $0,48 con una capitalizzazione di $583 milioni, nel mezzo di un trading range che va dagli $0,6 fino agli $0,4. I prezzi si trovano sopra l’EMA 50 daily, in una fase di consolidamento che potrebbe anticipare un prossimo rally al rialzo.

Le carte in tavola ci sono tutte per SYRUP, soprattutto se Maple continuerà a stampare revenue come fatto fino ad ora. Il token ha comunque un’utilità limitata alla governance del protocollo, senza una reale interdipendenza con i processi economici della piattaforma. Detto ciò con numeri del genere è probabile che gli investitori dedicheranno un occhio in più a questa moneta.