Token di Hyperliquid mette il TURBO e segna nuovi MASSIMI STORICI: fin dove può arrivare?

Giornata bollente in quel di Hyperliquid, dove il token HYPE ha appena raggiunto un nuovo record storico di quotazione, sfiorando i $55 dopo lo sprint di ieri. Ne parliamo ormai da diversi mesi di questo incredibile progetto, uno dei pochi ad aver trovato un vero product-market fit nel settore crypto, nonché l’unica piattaforma decentralizzata in grado di competere con i colossi centralizzati a livello di volume perps.

Hyperliquid è entrata ufficialmente a far parte dei big del mondo crypto: tutti la copiano, tutti vogliono integrare la sua infrastruttura, tutti vogliono fare parte di questa ondata di entusiasmo. Ci sono molte novità bullish all’orizzonte, ma HYPE corre già in solitaria da parecchio tempo. Fin dove potrà spingersi in questa avventura?

HYPE di Hyperliquid scatenato: i prezzi corrono

Non esistono parole per descrivere l’impresa che Hyperliquid è riuscita a compiere nel giro di meno di un anno. A novembre 2024 il token HYPE debuttava sui mercati con una quotazione di appena $2 mentre ora sta per approcciare ai $55, con una crescita complessiva dal listing di 27,5 volte.

Da cosa è dovuto questo successo? I motivi sono molteplici: in primis Hyperliquid è una piattaforma realmente utile, con un caso d’uso forte ed un interesse per il trading in leva molto elevato. Come alternativa ai futures degli exchange, è l’unico DEX professionale in circolazione in grado di soddisfare requisiti di liquidità con uno spread basso (sia spot che perps), e con costi di commissione più vantaggiosi.

Le performance del token sono la conseguenza di un prodotto davvero fenomenale, a cui è stata aggiunta anche una componente di attrattività speculativa. HYPE è anche la moneta centrale della rete HyperEVM, nonché la risorsa impiegata (staking) per il raggiungimento del consenso Hypercore. Ed infine, non per ordine di importanza, citiamo anche una community super accanta, che crede nel futuro di Hyperliquid e che non è disposta a vendere a cuor leggero la criptovaluta dell’ecosistema.

C’è fomo per l’introduzione della stablecoin USDH

Quanto appena detto è diciamo il contesto che spiega la posizione privilegiata in cui si trova HYPE. Ma negli ultimi giorni c’è stato un driver particolare ad aver spinto le quotazioni della moneta: l’introduzione della stablecoin USDH all’interno del DEX di Hyperliquid. Questa dovrebbe sostituire, almeno parzialmente, l’attuale USDC che funge da regolamento di conto nella piattaforma.

Si sta discutendo proprio ora di chi dovrebbe rappresentare USDH in qualità di emittente e detentore delle riserve, con Native Markets, Paxos, Frax e Agora in pole position, a cui si è aggiunta da poco anche Sky (ex Maker). Questa notizia è assolutamente positiva per la price action di HYPE, perchè tutte queste entità hanno promesso di destinare fino al 100% delle future eventuali revenue ai buybacks del token.

Dunque in ogni caso, comunque andrà a finire, ci possiamo aspettare qualcosa come $200 milioni di revenue annuali (probabilmente un pò di meno con gli auspicabili tagli dei tassi di interesse delle FED), che saranno impiegati per togliere dalla circolazione HYPE. Forse la reazione dei mercati è stata un pò esagerata con un +16% in due giorni, ma non biasimiamo chi ora è andato completamente in fomo per questa moneta.

C’è interesse per far parte dell’ecosistema Hyperliquid

Fino a pochi anni fa, quando ancora HYPE non esisteva,  a nessuno interessava di presenziare una piattaforma decentralizzata come Hyperliquid, che aveva sì grandi obiettivi ma anche uno storico molto ridotto. Oggi invece, visti i 660.000 utenti e gli abbondanti $9 miliardi di volumi generati ogni singolo giorno, tutti sono interessanti a  ritagliarsi un ruolo all’interno dell’ecosistema Hyperliquid.

Pochi giorni fa è arrivata l’integrazione del wallet non custodial Rabby, che ha aggiunto la funzione “perps” alla propria estensione, appoggiandosi proprio ad Hyperliquid. Ieri Ethena Labs ha annunciato l’ingresso imminente delle risorse USDe e USDtb all’interno del DEX, grazie alla partnership con la piattaforma Based.

Oggi le avance del mondo web3 continuano, spingendosi addirittura nel versante TradFi, con il CEO di VanEck che ha pubblicato un tweet in cui mostra il suo interesse ad Hyperliquid. Secondo quanto scritto, vorrebbe offrire il proprio contributo a livello  infrastrutturale per far parte di tutto questo enorme successo. Jan VanEck ha affermato anche di essere bullish su Hyperliquid e di possedere quote in token da diversi mesi.

Per quanto ancora potrà continuare la favola di HYPE?

Arriviamo alla domanda cruciale, quella che tutti voi stavate aspettando: c’è ancora spazio di crescita per Hyperliquid? Fin dove potrà arrivare HYPE? Difficile dirlo così su due piedi, però possiamo ragionarci insieme, basandoci sui dati che abbiamo a disposizione.

La quota di mercato di Hyperliquid nel mercato dei derivati crypto è ancora irrilevante rispetto a quanto negoziato sui mercati centralizzati, quindi in primo appunto possiamo dire c’è ancora spazio per attrarre nuova utenza ed incrementare le revenue. Nel frattempo notiamo come le piattaforme decentralizzate stiano crescendo nel rapporto DEX to CEX, dunque il trend generale gioca a favore di Hyperliquid. 

Ad ogni modo ci sarà da vedere se non ci saranno incidenti tecnici che creeranno un precedente negativo o se altre piattaforme perp DEX non si presenteranno sul mercato con incentivi più vantaggiosi tali da rubare marketshare. Avevamo parlato di recente del nuovo competitor Lighter che si sta facendo avanti, ma ancora nulla di preoccupante.

Se tutto dovesse andare secondo i piani, e se Hyperliquid continuerà a far crescere le metriche di open interest e volumi come fatto fino ad ora, potremmo aspettarci un’altra run per il prezzo del token. C’è chi, come Arthur Hayes che la spara grossa e dice che HYPE crescerà di 126 volte nell’arco dei prossimi tre anni. 

Chi vi scrive preferisce invece rimanere leggermente più conservativo: a questo ritmo di revenue gli $80 sono solo questione di tempo. Difficile anche pensare che non si raggiungeranno i $100, magari non entro quest’anno, numero che porterebbe HYPE nella top10 crypto, sopra all’ormai inutile ADA del progetto Cardano.