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Hyperliquid sceglie Native Markets: duro colpo per Circle? Crypto mondo in evoluzione!

Vittoria per l'ecosistema, problemi però per Circle, che rischia di perdere 6 miliardi.

Sarà Native Markets a emettere USDH, quella che sarà la stablecoin ufficiale di Hyperliquid. Una mossa – quella di Hyperliquid – che ha già creato un certo sconquasso sulle piazze regolamentate USA, con Circle e USDC che dovranno trovare la forza di reagire e possibilmente di non spaventare i mercati per la perdita di volume d’affari.

Ad oggi infatti Hyperliquid si appoggia in larga parte alla stablecoin emessa da Circle – che si troverà pertanto a perdere, nel caso in cui USDH dovesse effettivamente prendere piede, a perdere una parte rilevante del proprio business.

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Vince Native Markets, perdono Paxos, Sky e Agora

A vincere è Native Markets, gruppo che è nato da MC Lader (ex Uniswap) e Max Fiege, che è stato tra i primi sostenitori dell’exchange decentralizzato Hyperliquid. A perdere invece, tra le proposte, sono Agora (che ha dietro VanEck), Sky, Paxos (società che è tra le più importanti al mondo per quanto concerne l’emissione di stablecoin) e anche Ethena.

La vittoria è stata schiacciante (circa il 70% di voti) e non c’è stata mai partita, anche successivamente alla scelta di non far partecipare alla votazione validator vicini alla dirigenza del DEX.

  • Cosa perde Circle

La notizia per ora ha prodotto impatti più in borsa che sul mercato delle criptovalute. Circle rischia infatti di perdere i 6 miliardi di token che vengono attualmente impiegati dal servizio. Si tratta ad oggi di una quantità pari al 7% circa dell’intero circolante di USDC – e tra le altre cose della frazione che garantisce a Circle il 100% dei guadagni. Per quanto concerne infatti gli USDC che sono distribuiti tramite Coinbase, i ritorni vengono quasi tutti girati all’exchange.

Gli incentivi servono a poco

Gli incentivi che sono stati proposti dagli altri partecipanti alla gara non sono serviti a nulla: l’offerta di Native Markets era forse la meno solida sotto quel principio ma è riuscita comunque a emergere nonostante sul breve periodo fosse quella meno conveniente per i detentori del token $HYPE.

Segno questo di un mondo crypto che si sta facendo, finalmente, più maturo (forse) e più lungimirante, preferendo la sostenibilità di medio e lungo periodo rispetto a discorsi invece, quasi sempre prevalenti, di tutto e subito.

Vedremo se ci sarà una risposta di Circle – che aveva già comunicato di voler operare una sorta di controproposta al gruppo. Controproposta che però ora dovrà giocare in trasferta. In ballo ci sono 6 miliardi di circolante che possono fare davvero male al gruppo – che è lontano, con la quotazione delle proprie azioni in borsa, dai livelli raggiunti subito dopo il listing.

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