PLASMA cambia le regole del gioco: un PROTOCOLLO DeFi pronto a CORRERE nel Q4!

La scorsa settimana la blockchain di Plasma è entrata ufficialmente in mainnet, contribuendo a distribuire la sua liquidità presso una vasta gamma di protocolli DeFi. Abbiamo visto come in poco tempo il nuovo esperimento di Tether e Bitfinex sia riuscito a raggiungere un TVL molto elevato per gli standard del settore, arrivando a posizionarsi come sesta chain per capitali bloccati nella classifica di DeFiLlama.

Il token $XPL nel frattempo ha trovato spazio per sfogarsi in un breve rally al rialzo, inciampando però successivamente a causa delle diffuse prese di profitto degli early investor.Tutti gli occhi dei degen sono ancora puntati su questa moneta, ma chi leggere bene i dettagli, si sarà accorto che il debutto di Plasma non tocca solo $XPL. C’è infatti una piattaforma in particolare che sembra beneficiare direttamente di questa nuova ondata di capitali e che potrebbe portare il proprio token nativo ad una cavalcata bullish nel Q4. Di chi stiamo parlando? Lo scopriamo qui di seguito.

Plasma blockchain: gli ottimi numeri al debutto

Non c’è ombra di dubbio che, quantomeno a livelli di afflussi di investimento in DeFi, l’esordio di Plasma abbia sin da subito riscosso un grande successo. Oltre ai $2 miliardi di pre-depositi, che sono stati allocati sin da subito presso vari protocolli partner, la chain ha visto una crescita costante anche nei giorni successivi. Secondio dati di DeFiLlama, il TVL di Plasma si aggira attualmente a $5,6 miliardi, valore parecchio elevato per un ambiente lanciato appena da qualche giorno.

Le ambizioni per questo progetto sono tante, ma gli incentivi messi sul piatto sono così accattivanti che non facciamo fatica ad immaginare una nuova ondata di capitali che fluiranno al suo interno da qui ai prossimi mesi. Plasma ha promesso infatti di abilitare transazioni in stablecoin immediate e a zero-fees, oltre a garantire un aggancio con le principali infrastrutture DeFi per offrire uno yield ai suoi utenti. 

In tutto ciò, chi ci guadagnerà sarà certamente USDT, stablecoin di Tether, nonché la valuta principale impiegata all’interno di Plasma, seppur con la sua variante cross-chain USDT0. Ma oltre al probabile aumento della supply che vedremo sulla moneta, a cui ormai siamo abituati con i ritmi degli ultimi due anni, la parte più interessante riguarda che tutti i prodotti basati su USDT avranno una nuova spinta per crescere e diffondersi in DeFi, dove non c’è ancora tutta questa trazione che vediamo ad esempio come USDC.

Che significa tutto questo? Non vi preoccupate, ci stiamo arrivando.

Più opportunità per USDT in DeFi: chi ne trae beneficio?

Pensate che solo sul money market Aave, nel mercato relativo alla chain di Plasma, i depositi di USDT0 hanno raggiunto circa i $3,5 miliardi. Nel frattempo anche altre piattaforme DeFi hanno visto incrementare i capitali collocati nelle proprie pool grazie alle nuove partnership, tra cui anche i colossi Fluid, Euler e Pendle.

C’è però un protocollo nello specifico che potrebbe trarre maggiore vantaggio da tutta questa situazione privilegiata. Parliamo di Maple Finance, noto gestore patrimoniale on-chain specializzato nel credito istituzionale che mette in contatto la liquidità dei retail con le aziende e fondi di investimento alla ricerca di prestiti. Ecco, anche Maple è partner con Plasma e parte della liquidità di quest’ultima verrà mano a mano distribuita nella pool SyrupUSDT della piattaforma. 

Il punto è che attualmente l’AUM del protocollo è praticamente concentrato attorno allo stesso prodotto, ma basato su USDC, ossia SyrupUSDC, poiché storicamente la domanda di credito in DeFi è sempre stata a favore della stablecoin di Circle, complice una presenza più profonda nei mercati istituzionali come questo.

Ora però, con l’aiutino di Plasma, quella piccola fetta di SyrupUSDT potrebbe trovare nuova linfa vitale così da aumentare i depositi e ridurre il gap con la controparte in USDC.  Pensate che poco prima del lancio in mainnet della chain, è stato aperto un vault da $200 milioni di predeposito che è stato riempito quasi istantaneamente, in meno di un minuto, giusto per farvi capire che domanda ci sia per prodotti del genere.

La tesi bullish su Maple Finance e $SYRUP

Quindi, se i conti non sono errati Plasma dovrebbe offrire un boost all’AUM di Maple Finance, aumentando la base di prestiti erogati in syrupUSDT e incrementando parallelamente anche le revenue della piattaforma. La logica è semplice: più capitale confluisce nelle pool di SyrupUSDT, più prestiti possono essere originati verso clienti istituzionali, dando origine a nuove commissioni a favore del protocollo.

Tra l’altro Maple negli ultimi due anni ha scalato moltissimo le revenue, passando da introiti mensili pari a $52.000 ad aprile 2024 fino agli $1,5 milioni incassati a settembre. Quest’ultimo rappresenta il sesto mese consecutivo di nuovi massimi di revenue, risultato pazzesco che però ora “rischia” di essere spinto ancora più in alto grazie all’effetto Plasma.

Si stima che se syrupUSDT dovesse colmare anche solo in parte il gap con syrupUSDC, Maple potrebbe aumentare le revenue di un ulteriore 60%. Ed indovinate un po’ chi ne potrebbe beneficiare a livello speculativo? Ovviamente $SYRUP, token nativo di Maple, che proprio nei mesi di impennata delle revenue del protocollo (tra aprile e giugno 2025) ha compiuto un rally del 500% sui mercati.

Ora sono diversi mesi che la price action su $SYRUP è in lenta fase di distribuzione, ma a breve, se avverrà veramente il salto di revenue, potremmo assistere ad una spinta al rialzo.  Il token vale appena $480 milioni di capitalizzazione, molto meno rispetto ai $2,7 miliardi di TVL della piattaforma. Vedremo nelle prossime sedute se l’effetto Plasma si concretizzerà realmente come ipotizzato.