Non ne abbiamo ancora la certezza, ma il messaggio di Michael Saylor sembra inequivocabile. Nella settimana che si chiude oggi, Strategy non ha acquistato alcun Bitcoin. Da un lato è la conferma di qualche difficoltà in termini di raccolta di capitali (vedremo più avanti come e perché), dall’altro della straordinaria situazione di forza di $BTC, che ha fissato nuovi record senza l’aiutino di una delle fonti di pressione più importanti del 2025.
Ma cosa sta succedendo a Strategy? E perché gli acquisti, che pur erano stati importanti nella prima parte dell’anno, ora hanno rallentato e in alcuni casi si sono fermati completamente?
Niente acquisti?
Avremo la certezza lunedì, intorno alle 14:00, orario che Saylor utilizza per pubblicare la comunicazione obbligatoria a SEC degli acquisti di Bitcoin della sua Strategy.
Nessun punto arancione questa settimana – solo un promemoria da 9 miliardi di dollari del perché noi HODLiamo.
E quindi sembrerebbe evidente (in altre circostanze aveva invece anticipato l’acquisto) che per questa settimana non arriveranno nuovi acquisti dalla più attiva delle società che investono in $BTC.
In realtà il rallentamento è in atto da tempo, come dimostrano gli ultimi acquisti, che riportiamo in tabella qui.
| Data | BTC | Controvalore |
|---|---|---|
| 29 settembre | 196 | 22,16 milioni di dollari |
| 22 settembre | 850 | 99,74 milioni di dollari |
| 15 settembre | 525 | 60 milioni di dollari |
| 8 settembre | 1.954 | 217,37 milioni di dollari |
| 2 settembre | 4.048 | 449 milioni di dollari |
Il rallentamento dovrebbe essere evidente ai più. Dopo l’8 settembre $MSTR ha fatto enorme fatica a raccogliere capitali – almeno rispetto al passato – e questo ha comportato acquisti sempre minori.
- Come raccoglie capitale Saylor?
Da tempo lo fa emettendo o azioni ordinarie, oppure diverse tipologie di azioni speciali con dividendo, che però non forniscono diritto di voto. Nel secondo caso, che sarebbe quello preferibile, si stanno incontrando problemi importanti in termini di raccolta capitale, che è ferma al palo da tempo. Tant’è che per alcuni di questi prodotti Saylor e Strategy hanno anche aumentato il dividendo promesso e atteso. Per ora senza alcun tipo di risultato.
Nell’ultima raccolta di capitale tramite azioni ordinarie, è stata destinata una parte importante al pagamento dei dividendi e non all’acquisto di Bitcoin.
È un problema?
Può trattarsi di un trend momentaneo o può seriamente essere il segnale di qualcosa che non funziona più di queste strategie. Nel complesso però conteranno anche una certa competizione che ora Saylor incontra non solo in ambito Bitcoin, ma anche da altri fronti, su tutti quello di Ethereum, portato avanti da Bitmine (principalmente) e Sharplink.
Per Bitcoin l’essere riuscito a raggiungere nuovi record senza il sostegno un tempo importante di Saylor è forse il migliore dei segnali. Gli ETF stanno sopperendo egregiamente e potrebbero continuare a farlo anche sul medio e lungo periodo.
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