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SCONTRO CLARITY

Crypto: negli USA si complica il passaggio della legge. Dem fanno barricate

Scontro su temi che sono fondamentali. DeFi a rischio secondo gli operatori.

Si complica il passaggio del CLARITY Act, la sigla entro la quale viene compreso il complesso di leggi che dovrebbe – il condizionale è d’obbligo – regolamentare il mercato crypto e anche gli “intermediari decentralizzati” negli USA. I democratici avrebbero avanzato infatti delle controproposte irricevibili non solo dai repubblicani, ma anche dal comparto crypto, dato che includerebbero maggiori (e insostenibili) controlli sulla DeFi e su chi gestisce protocolli e interfacce.

Il rifiuto di quanto proposto dal Partito Democratico USA è stato netto e unanime. Si sono già espressi contro il CEO di Coinbase Brian Armstrong, così come la Blockchain Association e Hayden Adams di Uniswap.

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I democratici ci provano, il settore risponde di no

In ballo c’è il complesso di regole più importante di sempre sia per gli exchange, sia invece per quanto riguarda la DeFi. Il CLARITY Act dovrà infatti normare gli uni e gli altri e la proposta che è arrivata dai Repubblicani era stata accolta con un certo entusiasmo da parte di tutti i principali operatori del mercato.

La proposta di legge che arriva dai repubblicani al Senato è la migliore legge che abbiamo visto per la DeFi e per la protezione degli sviluppatori. Leggete il documento che circola e che arriva dai dem: ucciderà la DeFi negli Stati Uniti. C’è bisogno di un grande cambiamento da parte dei senatori democratici per sistemarla e per fare dei progressi su questa legge.

Il documento non è disponibile a livello pubblico, ma secondo rumors che sono circolati su X a preoccupare principalmente sarebbe la possibile attribuzione dello status di money transmitter alle interfacce online che permettono di accedere ai protocolli DeFi.

La deludente proposta indicata dai Democratici del Senato sarebbe di fatto un ban sulla finanza decentralizzata, sullo sviluppo di wallet e di altre applicazioni negli Stati Uniti – un risultato che non è in linea con l’innovazione USA. Le richieste contenute nella legge non possono essere rispettate e sposterebbe lo sviluppo [di soluzioni crypto] all’estero.

Questo il commento di Summer Mersinger, che è CEO della Blockchain Association.

Una questione diventata molto politica

È indubbio che lo scontro su queste tematiche sia grandemente aumentato in seguito all’impegno economico nel settore da parte del presidente degli USA Donald Trump e dei suoi congiunti. Un impegno che ha già fruttato guadagni importanti e che i democratici sottolineano come definitivo superamento tra impegno pubblico e interessi privati della Casa Bianca.

Per la struttura del ramo legislativo negli USA, al Senato non basterà la maggioranza semplice, ma dovranno esserci almeno 60 voti su 100. Cosa che imporrà ai repubblicani di trovare sponde e voti dall’altro lato della barricata.

I presupposti per ora sono pessimi, con il CLARITY Act che sta diventando anche terreno di scontro all’interno della più ampia battaglia per la fine dello shutdown negli USA.

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