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JPMorgan: ok a Bitcoin e Ethereum come collaterale per i prestiti [BBG]

Cade uno degli ultimi bastioni "anti Bitcoin". Ora ok ai prestiti?

AGGIORNAMENTO: potranno essere offerti come collaterale direttamente token. Per ora si parla soltanto di Bitcoin e Ethereum. Custodia presso terzi.

JPMorgan sarebbe pronta a accettare Bitcoin e Ethereum come collaterale da parte dei clienti. In realtà si tratterebbe – lo scoop arriva da Bloomberg – di una conferma di voci che avevano già preso a girare in luglio. In assenza di ulteriori dettagli, sui quali vi terremo comunque aggiornati.

Si tratterebbe, a conferma della notizia, di un passo in avanti notevole sia per le dimensioni e la rilevanza dell’istituto coinvolto, sia perché il CEO di JPMorgan, Jamie Dimon, è da sempre tra i principali avversari del comparto. Lo stesso Dimon si è espresso più volte con toni caustici contro gli investitori in questo tipo di asset.

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Anche JPMorgan si arrende?

In realtà era nell’aria da tempo – e aspetteremo di conoscere a fondo i dettagli dell’operazione per dare un giudizio definitivo. Già a luglio Financial Times aveva anticipato questa apertura, parlando di attività che sarebbe stata accessibile ai clienti del gruppo già a partire dal 2026.

  • Una svolta epocale?

JPMorgan, tramite il suo CEO Jamie Dimon, è storicamente avversa agli investimenti in Bitcoin e Ethereum, e più in generale a quelli nel mondo delle crypto. Il gruppo però ha da tempo attività rilevanti nel mondo della blockchain, anche tramite l’offerta di un proprio ecosistema dotato anche di una stablecoin.

Non è chiaro per il momento cosa abbia spinto il gruppo, eventualmente, a tornare sui propri passi. Con ogni probabilità ha giocato a favore di una maggiore apertura anche lo straordinario risultato ottenuto dagli ETF (in particolare quelli di BlackRock) negli Stati Uniti. ETF che hanno già raccolto oltre 100 miliardi di dollari in AUM, segnalando così in modo inequivocabile un appetito importante da parte sia degli investitori istituzionali, sia da parte di quelli retail.

  • Cosa comporterà?

Comporterà la possibilità di utilizzare Bitcoin e crypto per i prestiti, ovvero a garanzia degli stessi. Non è una pratica esattamente nuova, ma è comunque rilevante il fatto che arriverà da un gruppo bancario di questa rilevanza e di queste proporzioni.

Seguiranno aggiornamenti

Seguiranno aggiornamenti sulle modalità con le quali JPM offrirà tali servizi, che dovrebbero essere comunque limitati agli Stati Uniti, almeno per ora.

L’apertura a questo tipo di attività dovrebbe anche offrire una gestione fiscale più interessante per chi ha conseguito gain e non vuole innescare eventi tassabili.

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