Ci risiamo: un altro glitch di liquidità causa grossi problemi nella determinazione dei prezzi da parte di un exchange, questa volta capitato al DEX Lighter. Nella giornata di ieri sulla piattaforma decentralizzata, il token $HYPE ha registrato un improvviso spike a quasi $100, con un pump and dump che ha lasciato tutti i trader di stucco.
Nessuna liquidazione forzata a quanto pare, cosa che era stata inizialmente ipotizzata dagli analisti, solo la debolezza strutturale dell’order book che non ha retto di fronte a una serie di ordini di grandi dimensioni. Ora però, quella spike non esiste più sul grafico di Lighter, proprio perché rimossa manualmente dal team, nonostante la transazione rimanga effettivamente eseguita on-chain. Ma è regolare questa cosa?
I prezzi delle criptovalute non sono uguali per tutti
Come molti di voi sanno, il prezzo di una criptovaluta non è univoco in tutte le piattaforme di scambio. Sarebbe come dire che una mela costa sempre $1 in qualsiasi supermercato la acquistiamo, mentre in realtà ogni esercente applica un proprio listino in base ad una serie di fattori come domanda, offerta e disponibilità del prodotto. Allo stesso modo, ogni exchange, centralizzato o decentralizzato che sia, gestisce un proprio mercato interno con dinamiche autonome tra acquirenti e venditori.
“E allora perché tendenzialmente i prezzi di Bitcoin e delle altre crypto sono uguali tra più piattaforme, ed anzi si muovono praticamente contemporaneamente?” – vi chiederete. Perché esiste una pratica chiamata arbitraggio, che porta i trader ad allineare le quotazioni tra più piazze per approfittare speculativamente delle differenze temporanee tra un mercato e l’altro. Si compra dove l’asset costa meno, lo si trasferisce e lo si vende dove costa di più, operazioni che vengono gestite molto rapidamente in modo automatizzato.
Questo però non significa che un singolo exchange non possa differire momentaneamente nella determinazione di un prezzo, allontanandosi in qualche modo dal “valore medio” di mercato. È esattamente quanto accaduto ieri a Lighter con $HYPE.
Anomalia su Lighter: cos’è successo con $HYPE?
Partiamo dalla conseguenza per poi andare a ritroso ad individuare la causa. Nella serata di ieri sul perpetual DEX Lighter, la moneta $HYPE ha registrato un pump improvviso fino a $98.1, con un apprezzamento del +100% in un solo minuto di contrattazioni. Subito dopo, la “god candle” è stata quasi del tutto annullata, per poi ristabilire la corretta quotazione della crypto nel giro di 5 minuti, allineandosi con quella degli altri exchange.

Immediatamente si è pensato ad una manipolazione di qualche trader che, in maniera simile a quanto accaduto di recente con $XPL su Hyperliquid, avrebbe voluto far saltare una barriera di short e far partire cascate di liquidazioni al rialzo. Invece è andata diversamente: secondo le ultime ricostruzioni, si sarebbe trattato di un “errore”. Ma di chi?
Team di Lighter spiega l’incidente e cancella manualmente la spike dal grafico
Chiaramente, in un modo o nell’altro, il problema di fondo riguarda la liquidità dell’order book di Lighter. Se il prezzo di $HYPE è andato verticalmente a sfiorare i $100, è perché non c’è stato nessuno “disposto” a vendere la moneta ad un prezzo minore in quel brevissimo lasso di tempo di un minuto.
Da come infatti poi spiegato dallo stesso team del perpetual DEX, ci sarebbe stata un’attività anomala di un bot che (forse per sbaglio) ha comprato $HYPE con grossa size, svuotando tutta la parte di ask del book, senza tuttavia scatenare particolari eventi di liquidazione. Al top dei prezzi inoltre, ci sono stati pochi volumi di scambio, minimizzando l’impatto speculativo di un excursus così ampio.

Dallo storico degli ordini di Lighter, che ricordiamo essere pubblico, possiamo confermare che non ci sono state liquidazioni forzate, ma solo una posizione short chiusa manualmente, o che ha raggiunto lo stop. Non sappiamo se tuttavia sia stata una mossa “architettata” da qualcuno di esterno, magari un competitor, con l’intento di danneggiare l’immagine del DEX.
Fatto sta che Lighter, ha fatto una scelta piuttosto ambigua dopo l’incidente, se così lo vogliamo chiamare: ha deciso di cancellare la spike di $HYPE dal grafico, e far finta che quel prezzo non fosse mai stato raggiunto. Ma è lecita questa “falsificazione” del grafico nel mondo crypto?

Si può alterare manualmente il grafico di una crypto?
Si dice che “a casa propria ognuno è re”, ed in effetti nulla vieta tecnicamente ad un exchange di rappresentare in modo arbitrario i dati sul proprio grafico. Nel caso di Lighter, essendo l’order book completamente on-chain, i trade restano eseguiti e non vi è nessun ”fork” che riporti il saldo degli utenti a prima dello spike improvviso di $HYPE.
Se qualcuno ha perso/guadagnato soldi da quell’inefficienza (in pochi in realtà), modificando la chart non si torna indietro, il PNL resta. L’operazione di Lighter riguarda unicamente l’interfaccia front-end del grafico di $HYPE, quella che illustra agli utenti le variazioni di prezzo tramite candlestick giapponesi, e non l’order book in sé.
Quindi, si può fare questo giochetto e dal punto di vista tecnico non c’è alcuna violazione, ma in fondo è come mentire ai propri utenti e far finta che quell’errore non sia mai esistito. Invece il problema c’è stato, e dal punto di vista di chi vi scrive, questa mossa non è esattamente il massimo della trasparenza.
È un po’ come quando una donna si riempie il viso di trucco per nascondere le proprie imperfezioni: può sembrare più bella, ma sotto sotto quei difetti restano. Prima o poi qualcuno li noterà, e a quel punto non sarà tanto il difetto a pesare, quanto piuttosto il tentativo di nasconderlo. A volte è meglio essere sinceri con gli altri,… e prima di tutto con sé stessi.
Criptovaluta.it® Ultime Notizie Bitcoin e Crypto News | Criptovalute Oggi
