C’è una whale del mondo crypto che sta facendo parlare molto di sé a causa delle sue mosse spericolate, soprattutto vista la size impegnata nelle operazioni. Qualche settimana fa aveva preso in prestito ben 66.000 ETH dal money market Aave, quando la criptovaluta era quotata sopra i $4.000, per poi vendere poco dopo in seguito al calo dei mercati, riuscendo a ripagare il debito e a generare un profitto di $26,9 milioni.
Ora invece, da qualche giorno sembra essere interessata ad acquistare ETH in grandi quantità, sfruttando presumibilmente un possibile apprezzamento nel breve periodo. Oggi il mercato torna in verde sotto la scia di una chiusura imminente dello shutdown federale americano, e certe balene ne approfittano per spingere sull’acceleratore. Vediamo cosa sta succedendo in questo articolo.
Whale di Ethereum punta sul rialzo nel breve periodo
La whale in questione non è un’entità qualsiasi: parliamo di un investitore che possiede un patrimonio di $1,3 miliardi, considerando solo quelli che sono gli indirizzi noti secondo l’analisi on-chain di Arkham. Un player che sembra credere particolarmente nella price action di ETH, tanto da aver acquistato nelle ultime 24 ore un totale di 75.418 ETH, per un controvalore di circa $270 milioni.
Lo abbiamo citato qualche giorno fa, proprio mentre stava acquistando il dip di ether assieme ad altre balene, anticipando quello che con il senno di poi si sarebbe risolto con un rimbalzo dai minimi locali intorno ai 3.200. Al momento questa whale detiene un totale di 385.719 ETH, di cui 228.394 coins depositate come collaterale su Aave, utilizzate per prendere in prestito stablecoin ed aumentare la sua esposizione tramite leva finanziaria.

Non cercate di imitare certe carambole con le piattaforme di lending, soprattutto se non sapete quello che state facendo e non avete dimestichezza in DeFi. Lasciamo queste attività rischiose ai top players, che comunque, come abbiamo modo di vedere in passato, non sono immuni da potenziali dolorose liquidazioni. Ciò che ci interessa oggi, è mostrarvi solo la rapida ripresa del sentiment attorno ad alcuni grandi capitali.
Un ottimo tempismo su ETH
Il curriculum della whale è senza dubbio uno dei migliori per il tempismo con cui ha gestito alcune operazioni su Ethereum, prima su tutti un borrow di 66.000 ETH eseguito il 21 ottobre per un costo di $265 milioni. Quella somma è stata subito trasferita su Binance dove è stata probabilmente venduta in cambio di liquidità, attendendo qualche giorno per riacquistare le monete a sconto, nel mezzo del calo di inizio novembre, e ripagare il debito con un grande profit.
La stessa ha poi continuato ad acquistare mentre i prezzi scendevano, sfiorando il bottom del 4 novembre, in un’operazione che già sta portando ad un ottimo PnL. Ed oggi, poco prima che ETH iniziasse un breve rally sopra i $3.500, la whale ne ha approfittato per incrementare le proprie scorte, sfruttando la liquidità presa in prestito su Aave. Non possiamo dire che non sia bullish, quantomeno nel breve termine.

La leva sui mercati di lending
Ricordiamo che su piattaforme di lending come Aave si può andare in leva sostanzialmente in due modi, a seconda della strategia adottata:
- Direzione short: si depositano stablecoin come garanzia per prendere in prestito asset volatili come ETH o BTC. In questo modo si scommette implicitamente su un calo dei prezzi: i token presi in prestito vengono solitamente venduti subito, con l’obiettivo di riacquistarli in seguito a un prezzo più basso e restituirli al protocollo, incassando la differenza.
- Direzione long: si depositano asset volatili, come ad esempio ETH o BTC come collaterale e si prendono in prestito stablecoin, che vengono poi utilizzate per acquistare ulteriori quantità dello stesso asset o di un altro token volatile. È una strategia che punta a massimizzare i guadagni in caso di aumento dei prezzi, sfruttando liquidità che non si ha in portafoglio.
In ogni caso, ci si espone al rischio di liquidazione se il valore del collaterale scende troppo rapidamente, o se al contrario il prezzo dell’asset preso in prestito sale in modo significativo.
Le whale puntano su ETH: si riparte con il bull market?
Anche un’altra whale, forse collegata alla protagonista, si è tuffata ad acquistare Ethereum nel corso del rialzo mattutino, con un buy di 83.816 ETH, pari a $288 milioni, con la stessa modalità del prestito stablecoin su mercati di lending. Almeno per ora in questo inizio di giornata, sembra esserci una certa predisposizione ad andare a caccia del rialzo dei mercati crypto, in particolar modo su ETH.
La regina cresce del +3,84% nella candela giornaliera contro il dollaro, e del +1,93% in confronto a Bitcoin. La dominance del re è in lieve calo quest’oggi, scenario che avvantaggia la speculazione degli asset risk on più volatili, sebbene ancora situata ad alta quota in zona 60%. Aumentano anche volumi ed open interest, senza però esagerare, con un movimento organico spinto più che altro dagli acquisti spot.
Curiosamente, nonostante il movimento odierno, le liquidazioni nelle ultime 24 ore rimangono sbilanciate a favore degli shortisti, con i long che hanno visto evaporare $90 milioni, contro i soli $20 milioni dei venditori allo scoperto. Ora occhi puntati intorno al target dei $3.680, dove si concentra parecchia liquidità pronta da far saltare. Prima di cantare vittoria, dovremmo quantomeno recuperare qualche livello chiave per la price action.
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