L’insistente chiacchiericcio su ZCASH ha portato infine a un prodotto quotato. O meglio, porterà a un prodotto quotato, dato che soltanto oggi Grayscale ha inviato un form S-3, il modulo richiesto dalle leggi USA per la conversione di Trust già esistenti in ETF che possono essere scambiati in borsa.
Si tratta di una mossa ai limiti dello scontato: intorno a $ZEC si sta raccogliendo da tempo un certo interesse, spinto anche da noti influencer di alto livello – cosa che ha portato il prezzo di $ZEC a crescere in modo violento nel corso delle ultime settimane.
Anche $ZEC avrà un suo ETF?
Sembrerebbe così. Grayscale ha inviato poco fa richiesta di conversione per il suo Grayscale ZCash Trust, un prodotto che esiste già da tempo e che detiene asset per circa 200 milioni di dollari, AUM cresciuto a dismisura anche grazie all’enorme corsa del prezzo di questa criptovaluta.
Non sono chiare per il momento le tempistiche della potenziale approvazione del prodotto, che non dovrebbe poter godere delle nuove norme fissate dai GLS, i generic listing standard inaugurati da SEC soltanto prima dello shutdown.
- In che senso una conversione?
Grayscale opera da anni nel settore dei trust privati, dei fondi simili agli ETF che però sono venduti soltanto a investitori professionali. Sono gli unici prodotti che per diversi anni hanno trovato spazio negli Stati Uniti, dove era impossibile lanciare ETF quotati in borsa.
Grayscale ne ha già convertiti diversi, a partire da quelli su Bitcoin e su Ethereum. La conversione è consentita dalla legge, con una procedura che è però simile a quella del lancio di nuovi prodotti.
Cosa aspettarsi ora?
Non ci sono pregiudiziali per l’approvazione di prodotti di questo tipo. ZCash non è mai stato considerato una security, anche al culmine degli attacchi della vecchia SEC al comparto.
Non sono chiare però le tempistiche, dato che ZCash non dovrebbe poter godere del regime 6 mesi di futures – ovvero dei GLS che permettono una quotazione semi-automatica dei prodotti ETF legati alle crypto, a patto che ci sia un derivato quotato presso una piazza regolamentata negli Stati Uniti.
Non potendo passare da qui, servirà il solito procedimento con form 19b-4 e approvazione passo per passo per mano di SEC. Una SEC che però è tornata a pieno regime e dunque potrebbe accelerare la procedura.
Più distanti dal top, meno inflow?
Per ora la legge fondamentale degli ETF ha funzionato così. Più si è in basso nella classifica della capitalizzazione di mercato, minori sono stati gli inflow al lancio. In virtù di questo stanno andando molto bene gli ETF su Solana e su XRP di Ripple – e meno bene quelli su HBAR e su Litecoin.
Vedremo se tale legge non scritta verrà rispettata anche nel caso di ZCash, che sta vivendo un momento molto brillante e che negli scorsi giorni ha visto anche due diverse DAT (società quotate che acquistano crypto) lanciate sulle borse USA.
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