Si avvicina la pubblicazione dell’ultimo ingranaggio che dovrebbe lanciare gli USA in vetta al settore stablecoin. Il GENIUS Act è stato già approvato. Servono però ora i regolamenti di implementazione – e il presidente ad interim di FDIC ha comunicato che arriveranno già questo mese e dunque entro fine anno.
Si tratta appunto degli ultimi aspetti da limare per rendere effettivo il nuovo complesso di regole che governerà le stablecoin negli USA, probabilmente cambiando per sempre questo mercato. FDIC è un’entità federale che si occupa della supervisione di alcuni aspetti legati alle banche e di carattere valutario.
Arrivano i regolamenti
Non senza penare, alla fine sarà raggiunto il traguardo sul Genius Act, il complesso di regole già approvato dal ramo legislativo degli Stati Uniti e che governa il funzionamento, le riserve, l’emissione delle stablecoin. È la legge fortemente voluta da Donald Trump, che è stata approvata dopo indicibili pressioni sul Congresso e che per ora però rimane ancora lettera morta, in quanto mancano quelli che in Italia sarebbero i cosiddetti… regolamenti attuativi.
FDIC, tramite il suo presidente ad interim Travis Hill, ha comunicato però che tali regolamenti potrebbero già arrivare nel corso di questo mese. Questo dall’agenzia che sarà poi incaricata di supervisionare le istituzioni che vorranno emettere stablecoin all’interno del mercato degli USA.
FDIC ha iniziato a lavorare per la promulgazione delle regole necessarie all’implementazione del GENIUS Act. Ci aspettiamo di poter emettere una proposta di regole già questo mese, e la parte dedicata ai requisiti prudenziali per chi è sotto supervisione FDIC già nella prima parte del prossimo anno.
Rimangono dunque, per avere un quadro completo della situazione, poche settimane, superate le quali si aprirà una lotta importante tra diversi emittenti per conquistare la fetta più grande possibile di un mercato che, per le crypto, rimane quello più rilevante.
Tanti cambiamenti nel mercato
Ci saranno, in virtù di questo nuovo complesso di regole, tanti cambiamenti per il funzionamento del mercato stablecoin negli USA. Gli emittenti dovranno essere sottoposti a audit completo e dovranno avere una composizione delle riserve al 100% in asset cash e cash equivalenti. Cosa che porterà ad esempio Tether a emettere una nuova stablecoin, USAT, pensata proprio per il mercato USA, senza cambiare nulla di USDT, che a questo punto rimarrà “legale” solo fuori da USA e Europa.
Anche Circle, il principale concorrente di Tether, dovrà fare qualche aggiustamento per conformità con le nuove regole, per quanto il suo passaggio – essendo le riserve già al 100% in bond, repo e cash – dovrebbe essere meno complicato.
Ci sarà poi apertura anche a stablecoin emessi dalle banche, con un importante scontro però: le associazioni bancarie principali degli USA stanno spingendo affinché non ci sia possibilità, diretta o indiretta, di offrire rendimenti tramite stablecoin.
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