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Bitcoin: legale in Paraguay? | È una fake news – Ecco il perchè

Calma con gli entusiasmi, perché sebbene Bitcoin sia a nostro avviso inevitabile sul medio e lungo periodo, siamo infatti molto lontani dall’accettazione di $BTC come valuta avente corso legale in Paraguay, come invece qualcuno avrà letto durante il weekend.

Il Paraguay, che pure dimostra da tempo una certa attenzione al mondo delle criptovalute e della blockchain, si preoccuperà semplicemente di valutare una proposta di legge. Non vi è un impegno coordinato come ad El Salvador, così come non c’è alcun tipo di certezza che la legge passi.

Niente di tutto questo! In Paraguay si discute di Bitcoin, ma…

Qualcosa che non è comunque di grande interesse per Bitcoin – che ha bellamente ignorato la non notizia e continua a cercare di risalire la china. Possiamo investirci con la piattaforma sicura eToro – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito al 100% con tutte le migliori funzionalità – intermediario top della classe, con servizi fintech avanzati.

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Paraguay legalizza Bitcoin? No – ecco perché

La notizia, essendo di quelle succulente, ha fatto rapidamente il giro del mondo – ed è stata commentata anche da economisti molto seguiti come Steve Hanke, storicamente uno dei più grandi avversari dell’adozione di Bitcoin come valuta legale. Ma andiamo con ordine.

La notizia che ha preso a circolare è la possibilità che Bitcoin diventi valuta avente corso legale in Paraguay, seguendo un po’ quello che è l’esempio di El Salvador, che ormai utilizza $BTC senza soluzione di continuità con la valuta fiat del paese, che è il dollaro USA.

La notizia è stata ripresa da diversi colleghi a caccia di click e di facili entusiasmi – che non si sono preoccupati di verificare una notizia vecchia, non fondata e soprattutto già smentita da Criptovaluta.it. Senza false modestie infatti ci possiamo vantare di aver analizzato la situazione già qualche mese fa, in particolare a giugno, quando per la prima volta tale notizia aveva iniziato a circolare.

Cosa sta succedendo? Si sta discutendo una proposta di legge che in realtà contiene norme per la regolarizzazione dell’utilizzo e della compravendita di criptovalute e di Bitcoin. Il promotore è Carlitos Rejala, deputato che in realtà fa parte di una formazione politica che vanta soltanto 2 seggi nel parlamento paraguaiano.

Deputato che – non ce ne vogliano i suoi fan – a nostro avviso sta anche cercando di farsi pubblicità a livello internazionale sfruttando la grande attenzione che Bitcoin è in grado di catturare. La stessa cosa successivamente aveva preso più forza con l’annuncio, poi mai confermato, della volontà dello stesso Rejala di candidarsi alle prossime presidenziali del Paraguay. Anche qui, senza nulla di fondato e senza che esista un percorso concreto che possa portare a questo tipo di evoluzioni.

Tutto partito da Rio Times Online, pubblicazione che…

Pubblicazione brasiliana che non ha esattamente un ottimo record per quanto riguarda le notizie su Bitcoin e dintorni. Anche qui dunque è stata ripresa una non notizia, corretta nelle parti che non erano utili alla narrativa e spacciata come buona, innescando commenti che hanno contribuito a rendere la notizia verosimile.

Non senza rammarico, siamo costretti ancora una volta ad essere tra i pochi che hanno svolto ricerca e cercato conferme di quanto viene fatto circolare. E come durante lo scorso giugno – quando fummo i primi a dare smentita di quanto era stato fatto circolare – anche questa volta dobbiamo procedere nello stesso modo, ovvero smentendo che ci sia anche la benché minima possibilità che Bitcoin diventi a breve valuta avente corso legale in Paraguay.

Cosa che i mercati hanno ignorato, essendo ormai smart a sufficienza da separare un percorso come quello di El Salvador da sentito dire che poi non ha alcun fondamento nella realtà. Noi eviteremo di prestarci al gioco di chi cerca di sfruttare $BTC per farsi personale pubblicità politica. E cercheremo al tempo stesso di separarci da quelle testate che in nome del sacro click diffondo notizie senza verificarle.

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