Home / Muse: successo con l’album in NFT! | Tutti i numeri del boom

I Muse volano NFT

Muse: successo con l’album in NFT! | Tutti i numeri del boom


Il primo album NFT dei Muse ha scalato le vette delle classifiche inglesi a una settimana dal lancio. Annunciato dalla nostra redazione poco prima dell’uscita, Will Of The People ha venduto oltre 51.000 copie raggiungendo prima posizione e permettendo a Bellamy e soci di contare ben 7 dischi in cima alle classifiche che contano.

Successo istantaneo anche per le 1.000 copie collegate ai Non Fungible Token a marchio Muse, andate immediatamente sold out. Ottimo esordio per i NFT nel mercato discografico inglese, che ha iniziato a ufficializzare le vendite di musica on chain da pochissimo tempo.

Sì, il mondo della musica passerà anche dai NFT e possiamo sfruttare quest’ulteriore ottima notizia per fare trading sui migliori token del comparto. E possiamo farlo, tenendo conto dei rischi, con eTorovai qui per ottenere il conto di prova gratis con il meglio del settore già a listino – intermediario che ci offre nel complesso 78+ asset del settore con tutti i migliori del mondo NFT già inclusi.

Sempre all’interno di questo intermediario troviamo anche il sistema migliore per il Trading Automatico, quel CopyTrader che ci permette di investire copiando chi è più bravo di noi o di spiare i più bravi. E abbiamo anche gli Smart Portfolios per investire in panieri di cripto in stile ETF. Con 50$ passiamo al conto reale.

I Muse sfondano anche grazie al loro album NFT

Eravamo sul pezzo e non potevamo mancare all’appello. Da amanti dello spartito non potevamo esimerci dall’annunciare l’uscita di Will Of The People, lavoro che ha sancito ufficialmente l’ingresso dei Muse nel comparto della musica su blockchain, come amiamo chiamarla.

Eravamo a pochi giorni dal lancio ufficiale e riportavamo entusiasti la notizia, vuoi per la caratura degli artisti in questione, vuoi perché contenti di vedere nomi che contano alle prese con tecnologie destinate a far breccia nel mercato di massa.

Una band come quella dei Muse insomma è un’ottimo testimonial per portare all’attenzione di tutti quanto di buono il comparto ha da offrire all’industria discografica e soprattutto ai fan. Pubblico che per tutta risposta ha dimostrato grande interesse per il primo album NFT riconducibile a Matthew Bellamy e soci.

Le 1.000 copie sono andate sold out in 25 minuti, con i fan che rispetto alla versione tradizionale si sono aggiudicati l’inserimento in un elenco commemorativo on chain, le tracce musicali in formato FLAC ad alta risoluzione, oltre agli autografi di Matthew Bellamy, del bassista Chris Wolstenholme e di Dominic Howard, batterista della band.

Storia di un grande successo insieme a Serenade

Successo di grande successo

Un successo in parte annunciato, o comunque atteso da chi, nel comparto, segue le vicende che ruotano intorno all’industria discografica, pronta a capitalizzare dalle tecnologie a noi care e attenta a non perdere terreno nei confronti di realtà indipendenti, che dalle stesse tecnologie traggono linfa vitale.

Sul successo dei Muse eravamo pronti a scommetterci, e guardate un po’ chi mostra altrettanto entusiasmo? È proprio lui, CZ, il patron di Binance che ha dimostrato in più occasioni di saper capitalizzare meglio di chiunque altro quando si parla di intrattenimento di massa.

Quella dei Muse è diventata la prima rock band britannica a raggiungere la prima posizione nelle classifiche inglesi, con un album NFT. Non usare le criptovalute vuol dire porsi in una condizione di svantaggio per l’immediato futuro.

Il papà dell’exchange più importante al mondo per volume di transazioni non manca di tirare quella che, a nostro modo di vedere le cose, è una stoccata verso gli scettici e insieme un invito rivolto all’industria discografica. Tira acqua al suo mulino? Legittimo, e ci mancherebbe altro.

Ma allo stesso tempo si fa, e forse non inconsapevolmente, portatore di un messaggio divulgativo: prodotti così popolari sono in grado di portare NFT e criptovalute alla portata di tutti, e possono dare una bella spinta nel più ampio processo di alfabetizzazione al linguaggio cripto di cui lo stesso exchange si fa testimone.

E tra gli applausi a fine news inseriamo una curiosità: navigando sul sito appositamente allestito per presentare sul web il nuovo album, si entra in una sorta di metaverse che per vie un tantino contorte ci porta a scoprire le date del tour in programma. Spippolando ancora un po’ magari l’affascinante e volutamente desolato ambiente 3D ci riserva altri easter egg a firma Muse, ma lasciamo volentieri ad altri l’ardua impresa. Quello che ci interessa è che la prossima (e unica) data italiana è prevista per il 26 ottobre. La brutta (per noi) notizia è che il concerto all’Alcatraz di Milano è già sold out.

Iscriviti
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments