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DO KWON PASSAPORTO

Do Kwon: passaporto ritirato? | La Crypto LUNA in crisi?

La Corea del Sud sta cercando di accelerare l’iter che dovrebbe riportare in patria Do Kwon, atteso dalle autorità giudiziarie locali per fare luce sulle sue posizioni in merito al crack Terra Luna. Sarebbero diversi i capi d’imputazione che lo riguardano, con l’ex numero uno dello stablecoin che dovrebbe tornare in patria per poterne discutere in tribunale.

Idea non condivisa dal nostro, che per il momento preferisce rimanere a Singapore, dove attualmente risiede. Le autorità sudcoreane spingono sul ritiro del passaporto, condizione che per il fuggitivo si tradurrebbe in un ritorno coatto nel Paese d’origine.

Questione che sta avendo tra le altre cose delle ripercussioni importanti sullo stato di salute di $LUNA, sulla quale possiamo investire in entrambi i sensi anche con gli strumenti che vengono offerti da Capital.comvai qui per ottenere un conto virtuale gratis con tutti i migliori strumenti per il trading – intermediario che ci permette di investire al meglio su tutti gli asset più importanti del mondo cripto, e che ne include già 140+, anche in short.

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Passaporto ritirato a Do Kwon?

Le autorità giudiziarie sudcoreane fanno sul serio. Si sarebbe mosso il Ministero degli Esteri in persona far annullare il passaporto di Do Kwon, uccel di bosco in quel di Singapore e con la luna che gli ha voltato le spalle da un pezzo.

E quando Luna si mette di traverso c’è poco da stare tranquilli. Quando crolla tira giù anche Terra. Tutti giù per terra: il sole a strisce è dietro l’angolo anche se ti trovi a Singapore, anche se ti chiami Do Kwon. Anzi, soprattutto se ti chiami Do Kwon.

Do Kwon ricercato dalla corea
Do Kwon ricercato dalla Corea e…

La Corea del Sud fa così appello al diritto internazionale, che prevede il rientro forzato in patria per chi si è visto ritirare il passaporto. L’iter dovrebbe richiedere un mese di lavoro, a meno che i soggetti interessati non lo facciano spontaneamente, come richiesto al nostro in fuga dall’ambasciata che a Singapore rappresenta anche lui.

No secco da parte del nostro, che avrebbe anche rifiutato di incontrare le autorità sudcoreane in trasferta per fare quattro chiacchiere con lui e altre persone vicine, tra cui un funzionario finanziario coinvolto nelle vicende Terraform. Identità avvolte dal mistero, e che avrebbero ricoperto ruoli chiave all’interno dell’organizzazione. L’unico nome certo assieme a Kwon è quello di Nicholas Platias, a capo del settore ricerche fino a un paio d’anni fa.

Una volta sistemata la faccenda passaporto l’estradizione sarà inevitabile, e con essa processo e soggiorno nelle patrie galere per il numero uno di Terra Luna, sul quale penderebbero accuse di attività illegali concernenti il crack dello stablecoin UST e altri illeciti di carattere finanziario.

Vicenda infinita: siamo vicini alla chiusura?

Una vicenda dagli strascichi che si preannunciano lunghi, e sulla quale continueremo a stare addosso perché interessa ovviamente tutto il comparto, e a più livelli. C’è da aspettarsi qualche scossone per $LUNA, token risorto in formato 2.0 in seguito al crack, ma forse buoni riflessi per $LUNC, anche se comunque in enorme sofferenza anche a causa di un mercato generalmente poco interessante.

Così, tanto per ribadire che siamo sul pezzo, e ci mancherebbe: le vicende Do Kwon sono di epocale importanza, vuoi per la portata economica del crack, vuoi perché si sarebbe trasferito a Singapore per sfuggire alle autorità, vuoi perché in Corea del Sud avrebbe infranto leggi che prevedono la gfalera, e senza passare dal via. E forse, anche per scaramucce laterali tra i due Stati.

In patria gli si contesta di aver violato il Capital Markets Act, con gli States che a mezzo SEC sarebbero della stessa opinione: il nostro avrebbe tentato di far passare la sua cripto per ciò che non è, nascondendo la natura finanziaria del progetto. Adesso rischia da un anno di prigione a salire, non sappiamo di preciso quanto, e sanzioni che vanno da tre a cinque volte l’importo con cui verrebbe quantificato il disastro Terra Luna.

Niente male come situazione. Ma era nell’aria. Un’aria pesantissima per Do Kwon, diventata quasi irrespirabile già sul finire di giugno quando un messaggio in pieno stile Anonymous preannunciava un’indagine privata, e parallela a quelle portate avanti da SEC e agenzie di mezzo mondo.

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