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Capo di Ripple attacca capo SEC | “Comportamento VERGOGNOSO!”

Che non corra buon sangue tra Brad Garlinghouse – leader di Ripple – e Gary Gensler di SEC non dovrebbe essere un mistero per nessuno. Le due istituzioni, per quanto una privata e l’altra pubblica, si stanno dando dura battaglia in tribunale, con posizioni impossibili da far convergere e che potrebbero costare a $XRP una multa milionaria. Sulla questione è recentemente tornato proprio il CEO di Ripple, che accusa per questioni sulla bocca di tutti il leader dell’authority che si occupa di vigilare sul mercato.

L’accusa è di aver avuto incontri con il mostro del secolo per quanto riguarda il settore cripto, quel Sam Bankman-Fried che proprio poco fa ha accettato l’estradizione verso gli Stati Uniti. Degli incontri, dice Garlinghouse, vergognosi, cavalcando un po’ quello che è il sentiment prevalente all’interno della community delle criptovalute.

Basterà per far fare un passo indietro a Gary Gensler? Difficile, mentre il processo del secolo per quanto riguarda effettivamente il mondo cripto potrebbe finire già tra qualche mese. Chi vuole prendere posizione su questo evento potrà farlo con Capital.comvai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con CAPITALE DI PROVA SENZA LIMITI – intermediario che permette di investire al top all’interno del mondo cripto con 140+ crypto asset e strumenti di livello professionale.

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Il capo di Ripple contro Gary Gensler: incontri vergognosi

Si parla degli incontri, tanti in realtà, che sarebbero avvenuti tra Gary Gensler di SEC e Sam Bankman-Fried, astro in caduta libera del mondo cripto che fu. Incontri che avrebbero fatto parte di un più complesso tentativo di SBF di accreditarsi presso le principali authority americane e che, sempre a detta dell’ex-CEO di FTX, avrebbero occupato almeno un quarto del suo tempo nell’ultimo anno.

Garlinghouse Ripple attacca SEC
Questa l’opinione di Brad Garlinghouse

La discussione si è riaccesa grazie ad un articolo del Wall Street Journal, dove viene contestata a Gary Gensler la capacità di intervenire nel mondo cripto e l’assenza di un qualunque tipo di investigazione che avesse ad oggetto le operazioni di FTX. Sul tema Brad Garlinghouse si è espresso tramite il suo account Twitter.

Questo, al 100% [riferendosi all’articolo, NDR]. È ridicolo e francamente vergognoso che Gensler stava cercando di venderci le azioni di SEC in termini di enforcement come “polizia al lavoro”, mentre (secondo report pubblici) si è INCONTRAVA con SBF diverse volte, facendosi però cogliere di sorpresa quando la frode è finalmente venuta alla luce.

Un’accusa che in realtà non è la prima volta che sentiamo, anche da altre fonti, e che sarà sicuramente oggetto di ulteriori discussioni in futuro.

SEC ha responsabilità nel caso di FTX?

Dipende dai punti di vista. C’è chi sottolinea il potere di intervento di SEC rimasto misteriosamente dormiente su una questione di questa importanza. Al tempo stesso c’è chi fa notare che diversi politici pro-crypto avevano chiesto a SEC di non muoversi con eccessiva forza a caccia di problematiche e di irregolarità a carico degli exchange.

Con ogni probabilità il processo che si sta per aprire negli USA a carico di SBF contribuirà ad offrire maggiore chiarezza anche su questi aspetti. E anche la lotta tra Ripple e SEC continuerà in sedi che non saranno quelle di Twitter. A breve, infatti, si dovrebbero avere aggiornamenti anche per quanto riguarda il processo che vede contrapposti l’agenzia di Gensler a Ripple Labs.

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