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Bitcoin e crypto: inizio 2023 in verde? | Entusiasmo contagioso dall’Asia

Un muro verde che parte dalle borse asiatiche e arriva fino al mondo di Bitcoin e criptovalute. È così che inizia la settimana per gli investitori, con un carico di entusiasmo che mancava da tempo e che diventa di buon auspicio per l’apertura del 2023. A pesare sono appunto ritrovati entusiasmi in Asia, con tutte o quasi le borse di quel continente che spingono in modo considerevole.

Il tutto all’interno di un più generale entusiasmo per gli asset di rischio che sta coinvolgendo anche l’Europa almeno nelle primissime battute d’esordio delle borse nostrane. Sentiment all’interno del quale non potevano che trovare ottimo albergo tanto Bitcoin quanto il resto del mondo delle criptovalute.

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Cresce l’appetito per il rischio – volano Bitcoin e cripto

Torna a livello globale l’appetito per il rischio, dopo diverse settimane di iato e di ritirata da quelli che sono i mercati growth e risk on. In parole povere si è tornati ad acquistare asset che tradizionalmente si liquidano per primi durante le fasi di bear market. A cambiare in modo deciso (e vedremo se duraturo) ci sono in realtà diverse questioni.

Questioni che hanno accompagnato nella prima sessione della settimana le borse asiatiche, che hanno aperto tutte in netto guadagno, cosa che ha spinto anche Bitcoin ad un balzo importante e che lo ha riportato sopra i 17.000$. Una corsa importante che ha trascinato anche il resto del comparto. Ethereum è sopra i 1.300$, BNB è tornato sopra i 270$ e ci sono poi performance enormemente importanti per Solana, che cresce addirittura del 20% nel momento in cui scriviamo questo approfondimento.

  • Torna l’entusiasmo in Cina?

Arrivata al termine la politica zero Covid, la Cina sembra convinta di poter tornare ai livelli di crescita precedenti. O almeno queste sarebbero le intenzioni del partito, nelle parole di Guo Shuqing, che guida la Banca Centrale di Pechino. Entusiasmo che è confermato anche dalle previsioni di Goldman Sachs, che vede per le azioni cinesi, tra quelle che hanno sofferto di più nel bear market, la possibilità di rally importanti.

Cina Bitcoin
A spingere sul gas è la Cina
  • La sofferenza del dollaro

Il dollaro si allontana dai suoi massimi annuali e le altre economie brindano, con i tassi di cambio che si stavano facendo ormai proibitivi e che contribuivano a proiettare un quadro piuttosto fosco in particolare per le economie più in difficoltà. Forse parlare di sofferenza del dollaro è eccessivo ma sembra che nessuno sia disposto a puntare, almeno per adesso, su un ulteriore corsa di USD. Cosa che sta lasciando un po’ di spazio per respirare anche a Bitcoin & co..

Occhio però, è anche la settimana dei dati dell’inflazione

In realtà però trader e investitori stanno aspettando con una certa ansia i dati che riguardano l’inflazione USA, dati che saranno disponibili il prossimo giovedì. C’è un po’ di incertezza, in quanto anche altri dati macro non sono stati, di recente, molto chiari.

Per quanto Federal Reserve si affanni a comunicare ai mercati una linea dura che più dura non si può, tutti credono che un dato meno preoccupante sull’inflazione possa servire ad ammorbidire i prossimi rialzi dei tassi che sembrerebbero comunque essere scontati.

Su questo specifico aspetto, per quanto Fed ripeta di continuo di avere un piano, si continuerà a navigare a vista. Se dovessimo però guardare ai mercati di oggi, sembra che tutti siano disposti a puntare verso un rallentamento importante dell’inflazione. Il consenso è tra il 5,7% e il 5,8%, staremo a vedere.

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