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MiCA: grandi exchange crypto a favore | Tutta la VERITÀ

I principali exchange si dicono a favore del MiCA. Ma chi difenderà la privacy degli utenti, sacrificata sull'altare delle regole?

Come prevedibile sono arrivate le prime reazioni al MiCA anche dai grandi player dell’industria – nello specifico i principali exchange su scala globale. Exchange che si erano già detti più che entusiasti dell’arrivo di un nuovo set di regole che avrebbe contribuito a fare chiarezza nel comparto.

C’è però qualcosa di più del quale sarà il caso di discutere: il MiCA favorisce senza dubbio gli intermediari più strutturati, che certamente non si faranno spaventare dall’aumento importante di procedure per la compliance e per la registrazione degli utenti. E lo stesso CZ durante la sua ultima visita a Roma – dove eravamo presenti – si era detto più che favorevole a certe norme proprio per questo tipo di effetti.

Una situazione complessa su più fronti e che, per capire come e dove si muoverà il mercato, andrà analizzata con maggiore profondità.

Arrivano i primi commenti: Binance e Coinbase contenti del MiCA

Arrivano i primi commenti post approvazione del MiCA, il complesso di regole che in Europa andrà a normare l’intero settore delle criptovalute e degli exchange, nonché della gestione di certe tipologie di progetti. Un complesso normativo organico, al quale si accompagnano anche leggi che attaccano la privacy degli utenti ma che sembra siano piaciute parecchio almeno ai grandi player del settore.

Il Parlamento Europeo ha votato a favore del MiCA. Questo signiica che uno dei più grandi mercato del mondo sta introducendo delle regole fatte su misura per le cripto, per proteggere gli utenti e supportare l’innovazione. I dettagli saranno importanti, ma nel complesso crediamo questa sia una soluzione pragmatica alle sfide che abbiamo tutti davanti. Ora ci sono delle regole chiare su come gli exchange cripto debbano operare nell’UE. Siamo pronti a fare cambiamenti per le nostre modalità operative nei prossimi 12-18 mesi per essere in posizione di compliance completa.

Questo il messaggio che Changpeng Zhao affida al suo account Twitter ufficiale e che parla apertamente di successo per un nucleo di regole che cambierà sì le carte in tavola, ma che offrirà, almeno a detta del CEO di Binance, un regime chiaro entro il quale gli exchange potranno muoversi.

Sullo stesso tono, anche se in maniera meno articolata, anche Coinbase.

L’adozione del MiCA da parte del Parlamento Europeo è un momento storico per la regolamentazione cripto. Questo framework organico offrirà alle organizzazioni crypto la fiducia per investire e crescere nell’area.

Entusiasmi scontati per i più grandi, meno per i più piccoli

Un set di norme restrittivo e che aumenta gli oneri di compliance è più facile che venga accettato dai più grandi player del settore, che hanno strutture, denari e organizzazione per far fronte ai nuovi oneri, che dai piccoli player che invece vivranno certi costi come minaccia al loro business.

Privacy utenti MiCA
Che piaccia ai pesci grandi non stupisce nessuno

Sul fatto che le nuove normative ridurranno la capacità di molti player che non possono vantare i volumi di Coinbase e Binance c’è per il momento poco da discutere. E le dichiarazioni di entusiasmo da parte dei due exchange più grandi al mondo dovrebbero essere forse lette anche in questo senso.

Il tutto mentre continuiamo a nutrire dubbi sul fatto che le norme saranno in grado di proteggere (ma da chi?) gli utenti in Europa. Utenti che – grazie ad una legge approvata parallelamente sulla Traver Rule – saranno schedati se utilizzeranno wallet self-hosted, in altre parole wallet di loro proprietà.

Speriamo che anche su questo arrivino commenti da parte dei grandi player del settore, che certamente hanno una voce più forte dei singoli utenti.

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Ettore Chiacchio
Ettore Chiacchio
1 anno fa

Visto che un “ponte a campata unica” tra la finanza obsoleta e l’universo cripto pare sia impossibile, con la SEC che prova a distruggere ogni tentativo di costruirlo, perché, da predatore, teme “l’invasione”, delle cripto, nel suo territorio, secondo me procedere con 3 ponti, per isole intermedie, non é un male:
uno quello delle blockchain a privacy totale (es.: XMR) verso gli exchange decentralizzati, da questi agli exchange minori (magari in ambito locale, in stati extra UE ed USA), poi dai minori ai maggiori, ed, infine, dai maggiori alle banche “occidentali”. Viene cosí ridotta la portata del raggio distruttivo della SEC. Inoltre la UE, i cui parlamentari sono piú impreparati, meno schierati a difesa dell’euro (ce ne sono perfino di euroscettici, tra loro) di quanto lo possano essere gli statunitensi a difesa del dollaro, e piú malleabili ai sacchi di denaro sotto al letto, come ci dimostrano recenti cronache, per schierarsi con chi gli riempie il sacco, rappresenta un terreno fertile per scardinare, definitivamente, la malata finanza obsoleta. Colonizzata la UE anche gli USA cadranno. E, con loro, il dollaro.

Filippo
Filippo
1 anno fa

..ma il problema che nessuno si pone è che il Mica partorito dall’UE, si da una parte cerca di capire e essere quantomeno tollerante verso le criptovalute…ma dall’altra ti dice… ok puoi comprare e detenere criptovalute però se le usi verrai perseguitato e osteggiato come gli untori durante la peste bubbonica..!!!
.. così l’adozione di massa tanto sognata sarà praticamente nulla… quindi il Mica è così accomodante..?? secondo me no…mette paletti rigidissimi…e relega il comparto in un angoletto molto distante dall’economia reale…come ultima considerazione… se poi devo pensare che per avere un uso reale nella vita di tutti i giorni mi dovrò spostare fisicamente in un territorio cripto frindley che possa essere la Cina o la Russia allora per quanto mi riguarda tanto vale vendere adesso tutto in perdita…sarò forse troppo pessimista però allo stato attuale il comparto cripto è lontano anni luce dall’essere pronto all’uso anche perché il 90% degli investitori va dietro al to the moon di turno comprando token senza senso…oppure dall’altra parte ammorbati da fanboy accecati da visioni mistiche che ancora litigano su quale cripto ce l’ha più lungo… ho quasi 50 anni credo che la mia generazione non sarà in grado di vedere niente di più di quello che stiamo vivendo adesso…token detenuti con la speranza di chissà quale mirabolante uso nel mondo reale….

Andrea
Andrea
1 anno fa

Allora cerchiamo di metterci d’accordo. Perchè su questo sito, a firma dello stesso redattore, leggo quasi ogni giorno articoli che si lamentano (anche giustamente, direi) del fatto che manchino regole chiare, che non le si voglia stabilire e che proprio a causa di questo, negli USA, la SEC possa fare praticamente quello che vuole. Ora che, almeno in europa, le regole vengono stabilite, tra l’altro con l’approvazione degli exchange, non va bene lo stesso! Il problema adesso sarebbe la privacy degli utenti? Ma di quale privacy parlate? Non avete conti bancari soggetti alle norme antiriciclaggio e segnalazioni sui bonifici se si superano certi importi o se non sono giustificati? Usate solo il contante? La regolamentazione del settore è una cosa sacrosanta ed ineludibile: il riciclaggio e l’evasione fiscale non sono cose esotiche e distanti dalle “persone normali”, non riguardano solo boss mafiosi, oligarchi russi o capi dei narcos. Incomprensibile poi che si parli di “pesci piccoli” riferito ai poveri exchange che dovranno avere più beghe burocratiche per rispettare queste regole… se metto i miei soldi in un exchange voglio che questo sia serio, strutturato, organizzato e che rispetti tutte le leggi. Vediamo quasi ogni mese exchange sparire più o meno misteriosamente bruciando di colpo i risparmi degli investitori con i loro manager scappare per evitare l’arresto… e sarebbero questi i “pesci piccoli” verso i quali empatizzare?

Filippo
Filippo
1 anno fa
Reply to  Andrea

… il problema è che se tutto il comparto cripto fosse praticamente gestito come se fosse una banca verrebbe a meno lo spirito della decentralizzazione che è alla base di tutti i token e delle blockchain…e si aprirebbe la strada ai token tipo l’euro digitale… se io ho bitcoin o qualsiasi altro token vorrei spenderlo per qualsiasi mio acquisto…in qualsiasi contesto senza dover essere braccato stile pericoloso criminale…non si capisce il perché qualcuno dovrebbe segnalare ogni mio pagamento come se spacciassi droga…cosi si disincentiva l’adozione di massa…cosi da una parte ti dicono ok puoi comprarla e detenerla… ma dall’altra in pratica fanno di tutto per evitare che la gente la possa usare per la vita di tutti i giorni…non credo che l’articolo parli di exchange piccoli da preservare… I pesci piccoli in fondo siamo noi utenti…noi che abbiamo investito in qualcosa che ancora è mega osteggiato dalla finanza classica e con queste leggi sarà difficile scardinare…

AlexG
AlexG
1 anno fa
Reply to  Filippo

Anche perché se si mettono a controllare tutti in questo modo, poi inevitabilmente perdono di vista quelli che veramente creano problemi.

Andrea
Andrea
1 anno fa

Beh certo, il “brivido del gain” da videolottery lo cercano quelli a favore della regolamentazione e dei controlli anche a scapito della propria privacy, mica chi con sarcasmo e strafottenza scrive “Per fortuna però che ComBaTTeReMo L’EvaSione”…
Peccato che nessuno qui abbia specificato quali sarebbero queste “regole non giuste”. Chissà se gli stessi hanno questo grande rispetto per la LORO privacy anche quando comprano una sim telefonica, un biglietto aereo o utilizzano la propria carta di credito.

P.S. Sì, forse sarebbe meglio non rispondere se non si riesce a trattenersi dall’offendere quei lettori che non la pensano alla stessa maniera.

Fabio
Fabio
1 anno fa

E’ giusto che ci siano regole per il controllo sugli Exchange a tutela degli utenti, il business è sufficientemente profittevole per stare “nelle regole”.
d’altro canto la “privacy totale” non è possibile, lo evidenzia il passaggio kyc all’atto della registrazione, richiesto da molti exchange (credo quasi tutti ormai), necessario almeno in caso di indagini da parte dell’autorità giudiziaria.
Sicuramente la DeFi stravolge il Sistema attuale, lo cancella e lo sostituisce ed è in atto un tentativo di controllo da parte delle Banche Centrali, a colpi di carta bollata, per annullarne i vantaggi.
Una cosa però è da considerare, dovranno continuare ad esistere un euro digitale, un dollaro digitale ecc…per poter regolare le transazioni con una moneta di scambio universalmente accettata, le cripto potranno essere un asset di investimento ma quale sarà la loro utilità se non avranno un valore intrinseco legato ad un asset reale ? Diversamente i token se sostituiranno titoli ed azioni sui mercati ufficiali regolamentati.