Il tema green nel mondo crypto è passato in secondo piano, complice una riduzione dell’attenzione sul mondo altcoin e blockchain alternative a quelle principali. Come in tutti i bear market però, c’è chi continua a lavorare, anche piuttosto sodo. E il tema ambientale, almeno a guardare quanto sta accadendo dalle parti di ICP, sembrerebbe essere uno dei quelli che sarà importanti anche per il prossimo ciclo.
Si parla di Voluntary Recycling Credits, all’interno di un progetto che ha visto DFINITY collaborare con la società di consulenza Roland Berger, manovra che si inserisce all’interno di un più ampio movimento ecologista su chain che Internet Computer Protocol sta portando avanti.
Cosa c’è di nuovo in questa partnership? E quanto potranno tirare le chain che puntano anche su consumi ridotti e dunque su un minore inquinamento nel prossimo scenario che si andrà a creare nel mondo crypto? Vediamo cosa sta succedendo.
ICP, Roland Berger e i crediti VRC
Una partnership strategica, almeno per come è stata presentata dalla stessa DFINITY, la fondazione che sottende anche allo sviluppo di Internet Computer. Si tratta di un accordo insieme a Roland Berger, società di una certa rilevanza nel mondo della consulenza, che collaborerà al fine di utilizzare la tecnologia di ICP per la gestione di uno standard per riciclare a livello globale.
Obiettivo è quello di creare soluzioni sostenibili per la gestione dei rifiuti, soluzioni che potranno appoggiarsi appunto su una chain che all’ecologia ha sempre guardato con interesse. Interesse che è basato anche sulla possibilità di offerta di un ecosistema in grado di funzionare con consumi minimi.
- Perché la blockchain?
L’utilizzo della blockchain per questo tipo di progettiha sempre incontrato al ferma resistenza da parte di chi, per l’appunto, le ritiene non sempre a torto poco efficienti. Dalle parti di ICP però la questione è diversa: oltre ad offrire consumi relativamente bassi, è sulla trasparenza che si punta: i passaggi del processo di riciclo dei rifiuti, una volta registrati su blockchain pubbliche, non possono essere alterati – e favoriscono un accesso ai dati da parte di tutti.
Consumatori, regolatori, soggetti direttamente coinvolti: il nuovo paradigma per questo tipo di crediti è la trasparenza.
- Perché ICP
Per due questioni: la prima è la presenza di smart contract in grado di funzionare con tempi di risposta molto bassi pur con costi energetici molto ridotti. Il secondo invece è appunto l’approccio green del progetto, che punta su consumi ridotti e dunque su meno inquinamento.
Cosa aspettarsi dal progetto
L’attenzione per temi quali il ciclo dei rifiuti, l’ambiente e i consumi rimangono centrali tanto nel mondo di tutti i giorni, quanto in quello della finanza, per quanto i criteri ESG si trovino sotto il fuoco di fila di tanti partecipanti al mercato e di tante situazioni politiche.
Andiamo con ordine anche per capire le tempistiche di questo progetto: già in luglio Roland Berger aveva comunicato la volontà di procedere con questi crediti, per poi selezionare un paio di settimane fa Internet Computer Protocol come infrastruttura. Il progetto ha un funzionamento relativamente lineare: ogni VRC rappresenta una determinata quantità di materiale riciclato, con la blockchain che farà appunto da registro liberamente consultabile da tutti.
Una scelta che, per lo stesso Dominic Williams che è fondatoer di DFINITY, sarebbe il segnale dell’attenzione di ICP al mondo dell’ambiente:
Siamo onorati di essere stati scelti dal team di Roland Berger per i Voluntary Recycling Credit. Questa iniziativa si allinea con i nostri valori fondamentali, dato che ci impegniamo per essere certi che la blockchain sia sulla frontiera della sostenibilità, lavorando con aziende di prima fascia. L’integrazione di VRC su Internet Computer è un passo in avanti importante per il futuro del programma.
Il programma è certamente ambizioso – pur potendo contare sul sostegno di Roland Berger – e certamente non sarà l’ultimo che si accaserà presso una delle blockchain più attente a questi temi. Il segnale però per ICP è forte – dato che fino a qualche tempo tante altre chain concorrenti – come ad esempio Algorand – avevano provato a imporsi sul mercato come alternativa green, senza troppo successo.
Sempre esilaranti tutte queste shitcoin che si arrabattano in modo rocambolesco per compiacere la politica e ne ricevono in cambio calci nel ….