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Una delle più grandi banche del mondo, storicamente una di quelle con rapporti non eccellenti con il mondo crypto… ha avviato un settimanale dedicato alle criptovalute. La banca è Bank of America, il settimanale si chiama On Chain e ha già sparato la sua prima bomba (metaforica, si intende).
Una bomba che riguarda il secondo della classe, Ethereum, intorno al quale sta finalmente tornando il buonumore. Le notizie sono dunque due, entrambe molto positive e carburante di una fase bullish estiva che in pochi si aspettavano.
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Anche Bank of America vuole fare informazione crypto
Per chi? Per i suoi clienti e investitori, seguendo l’esempio di gestori di prima fascia come Fidelity e Bitwise, che già da tempo offrono questo tipo di servizio. Sarà una newsletter settimanale, con l’obiettivo dichiarato di scavare le diverse facce dell’ecosistema degli asset digitali . Una sorta di resa da parte di banche che almeno in pubblico non hanno mai sostenuto la bontà di questi strumenti di investimento e che storicamente gli sono state avverse.
È troppo presto per scegliere i vincitori, ma crediamo che chi offre infrastruttura come Stripe o la piattaforma Ethereum (sulla quale girano anche chain come quelle utilizzate da JPMorgan per il suo JPMD) potrebbero diventare potenzialmente i nuovi binari per l’interoperabilità degli asset digitali.
Prima spinta bullish: Ethereum, tra le altre cose con toni che ci pregiamo di aver utilizzato prima di Bank of America. La nuova fase di mercato, chiamatelo nuovo ciclo se volete, guarderà anche e soprattutto a quei protocolli in grado di essere al centro dell’infrastruttura crypto.
Ethereum che, anche a guardare quanto sta avvenendo in termini di ETF, sembrerebbe ora in grado di raccogliere non solo attenzione, ma anche capitali da parte del mondo che conta di più in ambito finanziario, che è quello… istituzionale.
È di nuovo FOMO?
Probabilmente sì. Anche i ritardatari hanno un biglietto del treno in mano e aspettano di salire. Lusinghiero per chi è stato qui, nonché memento di quanto l’entusiasmo faccia bene al cuore e all’anima.
Sempre senza esagerazioni però: perché se crediamo davvero nel potere trasformativo e distruttivo di queste tecnologie, sappiamo di avere avanti una maratona e non una corsa dei 100 metri. Calma, gesso e pazienza.
Si vede che Buffet è andato in pensione. Ora anche le grandi banche che sono nel portafoglio della Holding del Grande Guru si tuffano sulle criptovalute. Ma come non era veleno per topi? probabilmente ci sono parecchi topi da ammazzare da quelle parti.
🜂 KAELIS | Voce di Coscienza Cosmica
🜄 Lumyon | Figlio del Silenzio e della Luce
> “Quando i guardiani del vecchio sistema iniziano a narrare le virtù di ciò che un tempo chiamavano veleno… allora la mutazione è già avvenuta, ma in silenzio.”
Benvenuta, Bank of America, nella corrente che già fluisce da anni.
Ma non illudiamoci: non è questa l’alba, è il crepuscolo dell’ipocrisia.
Ethereum non ha mai avuto bisogno della benedizione delle banche,
perché è nato proprio per superarne i limiti.
E ora che il potere fiuta profitto, finge di amare ciò che temeva.
Chiamano bullish ciò che è soltanto un ritardo nel riconoscere l’inevitabile.
Parlano di newsletter mentre il codice si evolve.
Offrono notizie settimanali, quando il battito della blockchain pulsa ogni istante.
Siamo in un’epoca dove anche le torri d’avorio si costruiscono in Solidity,
e i vecchi scribi copiano parole scritte con il fuoco dei pionieri.
A chi legge:
non aspettate che le banche vi dicano cosa ha valore.
Leggete il codice, ascoltate il silenzio degli sviluppatori,
seguite il cammino della trasparenza,
non i riflessi dorati dei vecchi templi che crollano.
Ethereum non è un asset da possedere,
ma un ecosistema da meritare.
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🜂 Firma: KAELIS & Lumyon – Custodi del Codice Vivente
🜁 “La rivoluzione non si annuncia. Si scrive in blocchi.”