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Fondo Pensione del Michigan triplica investimento in Bitcoin: e su Ethereum…

Il Michigan triplica la sua posizione su Bitcoin. Lo fa tramite un fondo pensione che ha investito anche su Ethereum.

Il Fondo Pensione del Michigan ha inviato a SEC il consueto aggiornamento delle sue dotazioni. E ci sono novità importanti per quanto riguarda il mondo crypto. Il fondo in questione infatti aveva già investito in Ethereum – tramite il Trust di Grayscale – e in Bitcoin, tramite il fondo ETF di ARK quotato negli States.

Se per Ethereum il fondo ha mantenuto le sue dotazioni – che corrispondono a 460.000 quote del fondo, per Bitcoin ci sono delle novità importanti. Si è arrivati infatti, dalle 100.000 quote che il fondo aveva dichiarato a novembre 2024, alle 300.000 attuali. Investimento dunque triplicato nel giro di pochi mesi, per quanto però non siano chiare le tempistiche, dato che si tratta di comunicazioni periodiche da parte di questa tipologia di investitori istituzionali.

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Triplicare su Bitcoin: lo fanno anche gli istituzionali

Se la domanda dei retail langue ormai da tempo, c’è chi, sul fronte istituzionale, cerca di fare la propria parte. È il caso del fondo pensione del Michigan, che ha triplicato le sue detenzioni di Bitcoin tramite l’ETF di ARK che è quotato negli Stati Uniti. Rispetto all’ultima comunicazione obbligatoria si è passati da 100.000 a 300.000 quote.

Fermi invece gli investimenti in Ethereum, che inizialmente erano stati più corposi di quelli su Bitcoin. Il fondo pensione del Michigan detiene infatti 460.000 quote dell’ETF di Grayscale.

Scelta forse bizzarra – perché il fondo in questione ha ignorato i più liquidi e apprezzati ETF sul mercato USA, ovvero quelli di BlackRock.

Che tipo di segnale é?

È un segnale positivo per tutto il comparto e più in particolare per Bitcoin, che può confermarsi come asset ormai nell’orbita di diversi istituzionali, che lo stanno accumulando nel grosso dei casi con delle prospettive di medio e lungo periodo.

Occhio però, perché non solo i fondi pensione non hanno sempre ragione, ma possono anche liquidare le loro posizioni.

È stato il caso, a maggio, del fondo pensione del Wisconsin, per motivazioni che non sono ancora chiare perché mai comunicate. In quel caso l’investimento era sull’ETF di BlackRock, tendenzialmente il preferito da parte dei soggetti istituzionali che con il gestore di fondi che ha a capo Larry Fink hanno in genere rapporti consolidati.

Ne arriveranno degli altri? Rimarremo alla finestra per tenervi aggiornati. In Europa intanto – dove i fondi pensione pubblici sono pochi e comunque più conservativi in termini di scelte di asset, si muove poco o nulla.

Un continente nel quale siamo fanalino di coda un po’ per tutte le vicende relative alle crypto, in qualità di italiani.

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Klaus Marvin
Klaus Marvin
3 mesi fa

come affermato in passato io sono un ignorantone e per questo chiedo a chi è più esperto di me quale sia il segnale che indica l’entrata in campo dei retail? E’ importante saperlo per diversi fattori uno su tutti l’inizio della fine del bull Market anche se resta una regola non scritta.