Home / Un fondo per investire in crypto, robot da guerra e droni: proposta shock

Veiocolo robot guerra bitcoin

Un fondo per investire in crypto, robot da guerra e droni: proposta shock

Robot da guerra, droni e DeFi: sarà American Exceptionalism.

Un veicolo finanziario che investirà in DeFi, robot da combattimento e droni. A volerlo quotare in borsa è Chamath Palihapitiya, venture capitalist di una certa popolarità, che vorrebbe traghettare American Exceptionalism nei listini più importanti del mondo. Curioso l’assortimento di asset e titoli sui quali vorrebbe investire. Se è vero che la DeFi sta tornando in auge e più in generale riscuotendo importanti consensi, è altrettanto vero che forse mai ci saremmo aspettati di vederla all’interno di un veicolo che comprende anche strumenti da guerra.

Bybit ha 70$ di bonus per te: iscriviti, versa almeno 100$ e goditi un bonus del 70% sul tuo versamento!

Il nome del veicolo è tutto un programma: è un richiamo alla teoria dell’American Exceptionalism, idea che ritiene che gli Stati Uniti occupino un ruolo assai particolare nei destini del mondo, e comunque molto diverso al resto delle nazioni. Un’idea che si riaffaccia ciclicamente sia nella teoria politica che in quella economica. Questa volta prenderà la forma di un veicolo finanziario tra i più particolari che abbiamo avuto modo di commentare sulle pagine di questa testata.

DeFi e robot da combattimento: è questo il futuro indicato dagli investitori?

Cosa c’è dietro questa scelta, che a molti apparirà come assai particolare?

Vogliamo trovare società che operano in settori che crediamo che saranno strumentali a mantenere la leadership globale degli Stati Uniti per il prossimo secolo.

Questo è quanto si legge all’interno del form S-1 che indica la costituzione della SPAC che dovrà portare questo veicolo finanziario in borsa. Tra questi appunto non solo le macchine da guerra robotizzate e i droni, ma anche la DeFi, quella finanza centralizzata che sembrerebbe essere davvero al centro degli obiettivi degli Stati Uniti, almeno finché durerà questa amministrazione.

Ma cosa si intende per DeFi? Il fondatore del veicolo, Chamath Palihapitiya, ha indicato nelle stablecoin e in società stile Circle uno dei possibili sbocchi. Un comparto questo che ha già regolato diverse soddisfazioni agli investitori e che sembrerebbe essere maturo anche per investimenti articolati.

La quotazione di Circle – tanto per fare un esempio – è stata l’ennesima conferma del fatto che sono in tanti gli investitori, anche istituzionali, a puntare al controllo (parziale o meno) dei centri nevralgici del funzionamento del mondo crypto.

Di quanto denaro parliamo?

Di 250 milioni di dollari di tentativo di raccolta, con un orizzonte di 24 mesi. Una volta raccolti i capitali tenterà la quotazione in borsa tramite merge e sarà listata presso il NYSE.

A quanto ci è dato capire, il maggior interesse sarà non verso token di progetti, ma piuttosto verso società quotate che operano nel settore.

Tra queste sono solo Circle, ma probabilmente anche exchange come la già quotata Coinbase, la presto quotata Kraken, Gemini, e anche società del comparto che sono in via di quotazione e offrono servizi accessori.

Per il mondo crypto, almeno negli USA, sembrerebbe essere un momento di grande attenzione da parte di investitori istituzionali, capitalisti di ventura e allocator più o meno professionali. Un buon segnale o il segnale di una bolla? Dipende dai punti di vista.

Per ora la nostra indicazione è di evitare di fasciarsi la testa prima del tempo e di godersi un’attenzione per il settore, anche in termini di capitali, che nessuno sarebbe mai riuscito a immaginare soltanto 1 anno fa.

Iscriviti
Notificami
guest

0 Commenti
Più votati
Più nuovi Più vecchi
Inline Feedbacks
View all comments