È una giornata di evidente risk off per i mercati finanziari classici. Almeno all’incrocio con il mondo crypto. Sia gli ETF su Bitcoin che gli ETF su Ethereum hanno fatto registrare degli outflow, ovvero delle fuoriuscite di capitali. Modeste, per carità, ma pur sempre fuoriuscite che raccontano un po’ la convulsa giornata di ieri a Wall Street.
Rispettivamente perdono 121,7 milioni gli ETF su Bitcoin nel complesso e, sempre nel complesso, 196,6 milioni quelli su Ethereum. Anomalia rispetto alle ultime settimane anche questa, dato che gli ETF ETH hanno performato nelle ultime settimane meglio di quelli su BTC.
Una giornata no anche per gli ETF
Non è stata una buona giornata per il mondo crypto, condizionata da spauracchi che arrivano dai dati macro che arriveranno in settimana e dall’appuntamento di Jackson Hole. Venerdì Jerome Powell parlerà e tutto il mondo sarà lì a soppesare ogni parola, ogni interruzione della voce, ogni colpo di tosse per schiarirsela e più in generale le linee guida che offrirà in termini di politica monetaria.
Intanto gli ETF battono in (leggera) ritirata. Quelli su Ethereum perdono 196,6 milioni di dollari di capitale, dei quali 87,2 sono venuti fuori da $ETHA, l’ETF di BlackRock.
Situazione simile su Bitcoin, che perde invece 121,7 milioni di dollari, condizionato anche qui da iShares/BlackRock che vede fuoriuscite per 68,7 milioni di dollari.
Troppo presto per fasciarsi la testa
È chiaramente troppo presto per fasciarsi la testa. Siamo infatti davanti a un movimento ciclico di breve che ha visto un leggero scarico degli asset più rischiosi principalmente da parte degli investitori “tradizionali”.
Fanno male anche il grosso delle azioni cripto in borsa, con MicroStrategy che chiude a -0,74% dopo aver annunciato un ambiguo piano per l’emissione di nuove azioni, così come fa male anche Circle, che perde il 5% dopo l’annuncio di un’acquisizione che sarà funzionale al lancio della sua blockchain in layer 1.
Incidenti di percorso che però per ora non impatta sul trend generale, che è di grande attenzione e anche di grandi investimenti nel settore.
Capire il comparto
Il comparto sta cambiando forma e non riguarda più soltanto investimenti in ETF, almeno per quanto concerne le allocazioni tramite borse regolamentate.
Continueranno infatti i trend, non sempre solidi, delle società quotate che investono in crypto, nonché di società quotate che sono effettivamente attive nel settore, come Circle, ma anche Coinbase e le future listate Gemini e Kraken.
Un ventaglio di opzioni che finirà almeno in parte per ridisegnare il settore e la sua capacità di attrarre investimenti. Senza ovviamente dimenticare quello che sta succedendo a altre latitudini – con il lancio di fondi invero assai particolari, che mescolano addirittura DeFi e robot da guerra.
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