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Grane crypto per Elon Musk: X in tribunale per abuso di posizione dominante

Guai per Elon Musk, citato ancora in tribunale per X e per certe pratiche

Ancora guai crypto per Elon Musk. Questa volta a provare a portarlo in tribunale ci sono quelli di ElizaOS, il nuovo nome del progetto ai16z, legato agli agent AI e che lamenta di essere stato escluso dalla piattaforma X dopo che Musk avrebbe ottenuto anche technical intelligence dal progetto.

A finire sospesi sono stati sia l’account principale del progetto, sia quello di Shaw Walters. E secondo quanto presentato in tribunale, si tratterebbe di pratiche anticompetitive per evitare la presenza di AI concorrenti su X.

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Si arriva in tribunale

Gli account di ElizaOS (ex ai16z) e del fondatore Shaw Walters sono stati sospesi da X e contestualmente sarebbe stata chiesta loro la sottoscrizione di un piano enterprise dai costi che i sospesi ritengono esorbitanti.

Rispettivamente parliamo di 50.000$ al mese oppure 600.000$ annui, nonostante ElizaOS pagasse già l’abbonamento developer (1.000$/m) e quello per ottenere la famosa spunta gialla.

Una mossa che per ElizaOS sarebbe anti-concorrenziale, dato che il protocollo sviluppa agent AI che sarebbero in diretta concorrenza con alcuni progetti della piattaforma di Elon Musk.

Al contempo, X avrebbe cercato di ottenere informazioni tecniche – con la scusa di dover valutare le caratteristiche del progetto.

X ha ritardato, rallentato e in modo non permissibile ispezionato i prodotti del suo competitor Eliza sotto la falsa pretesa di valutare la compliance con i termini d’utilizzo e le condizioni imposte da X, sotto la promessa di riattivare l’account.

Ancora guai crypto per Elon Musk

La scorsa settimana xAI aveva fatto causa a Musk per la violazione del proprio marchio, che è dedicato in realtà al gaming onchain. Non abbiamo notizie però per il momento delle evoluzioni di questa ulteriore grana legale di Elon Musk, un tempo paladino del mondo crypto (in particolare di Dogecoin e Bitcoin) poi caduto in disgrazia sia per alcuni screzi con le relative community, sia per aver sensibilmente ridotto il suo impegno.

Tesla aveva inoltre promesso la riapertura a Bitcoin una volta che questo avesse raggiunto oltre il 50% di utilizzo di energia da fonti rinnovabili. Soglia superata per tanti, che però non ha dato seguito ad alcun cambiamento.

Tesla e SpaceX rimangono comunque detentori di Bitcoin. SpaceX ne ha 8.285 a bilancio, Tesla 11.509 secondo i dati più aggiornati.

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